Il produttore e il ristoratore attivi a Pizzo hanno intensificato la collaborazione per promuovere i prodotti d'eccellenza del territorio. La loro sinergia raccontata nella puntata di Sorsi e morsi
Tutti gli articoli di Cultura
PHOTO
Le zone gialle e le graduali riaperture stanno consentendo a ristoratori e produttori di tirare un sospiro di sollievo. Risalire la china, tuttavia, non è facile. Così molti di loro cercano di aiutarsi come nel caso dell’iniziativa “Adotta un produttore” promossa dagli chef riuniti nell'associazione Ambasciatori del gusto. Se ne è parlato nel corso della puntata di “Sorsi e morsi”, andata in onda su Rainews e condotta da Silvia Rita.
Adotta un produttore
Il progetto mira a sostenere i produttori, portando in tavola grazie alla sinergia con i ristoranti, i loro prodotti d’eccellenza. Alla base, il desiderio di far conoscere specialità dell’agroalimentare che rischiano di rimanere relegate nel proprio ambito territoriale. Si tratta di prodotti, spiega Cristina Bowerman, presidente degli Ambasciatori del gusto, che fanno parte della nostra cultura e devono essere punto di riferimento per i turisti.
E tra le storie all’interno del programma, che racchiude le più significative, una arriva dalla Calabria e in particolare da Pizzo Calabro. Protagonisti un vignaiolo di origine abruzzese e uno chef di origini campane, entrambi innamorati della loro regione d’adozione.
Il vino di zibibbo e la collaborazione con lo chef Romano
Giovanni Benvenuto racconta così la nascita della sua impresa: «Compiti i 18anni, lascio l'Abruzzo e torno in Calabria e recupero le vigne di mio nonno, soprattutto quelle che stavano scomparendo. Nel 2014 finalmente abbiamo avuto la possibilità di vinificare il primo zibibbo secco igp di Calabria»
Un prodotto unico, originale, adatto ad accompagnare le pietanze tipiche della cucina locale, specie quelle a base di pesce. Da qui la sinergica collaborazione con lo chef Giuseppe Romano: «Dietro questa cantina – spiega - c'è voglia di far crescere il territorio e sposa in pieno i nostri ideali. E proprio con questi piatti e con questo vino – conclude Romano - vogliamo raccontare il nostro territorio».