Premiati i vincitori della Start Cup Calabria 2019 durante la finale svoltasi venerdì 11 ottobre all’Università della Calabria. Primi classificati ex aequo IMoBra che ha presentato un tutore modulare innovativo, customer-based ed ecocompatibile per le fratture ossee e 2Smartest, il team che ha lavorato allo sviluppo di tecniche e sistemi di accoppiamento meccanico innovativi basati sull’utilizzo di leghe a memoria di forma (Sma, Shape memory alloy). Terzo posto per Leica, il sistema di recupero delle acque grigie di un comune wc da riutilizzare per il risciacquo del water.

 

A valutare i dodici team finalisti in gara per la vittoria della business plan competiton accademica promossa da Università della Calabria, Università Magna Graecia e Università Mediterranea, con il supporto dalla Regione Calabria attraverso FinCalabra, una giuria d’eccezione composta da: Annalaura Orrico, Sottosegretario di Stato per i Beni e le attività culturali; Anna Amati, vice-presidente di Meta Group; Roberto Rugna, presidente Confindustria Giovani Cosenza; Ivano Trombino, imprenditore, produttore di Mr Jefferson, il miglior amaro al mondo; Pierpaolo Pellegrino, Groupama assicurazioni; Bruno Doria, Studio legale associato Doria; Marco Bonanno, Ceo & Founder di Arcon; Angelica Pirrello, responsabile area innovazione, brevetti, Tt - Informa - azienda speciale della Camera di Commercio di Reggio Calabria; Valerio Chinè, manager caffè Mauro; Sacco Giovanni, membro del consiglio di amministrazione di Idea Crowdfunding; Giorgio Scarpelli, vice presidente NTT Data Italia.

 

Il premio speciale “Intellectual Property” offerto dallo studio legale Rubino se lo è aggiudicato il team NatPsor che ha proposto una soluzione innovativa ricavata da un’erba calabrese per il monitoraggio e la cura della psoriasi.

 

I tre vincitori della Start Cup Calabria, come da prassi, parteciperanno alla finale del Pni, il Premio nazionale per l’innovazione, che quest’anno si svolgerà a Catania nei giorni 28 e 29 novembre. Un’altra edizione della Start Cup questa, la XI, che ha registrato tanta soddisfazione e offerto diverse opportunità di crescita e di interazione ai gruppi che aspirano a diventare impresa. Questo grazie al lavoro congiunto dei tre atenei che, come affermato da Giuseppe Passarino, delegato del rettore Unical al Trasferimento Tecnologico, determina risultati sempre in crescita, edizione dopo edizione. Un risultato importante che Claudio De Capua, prorettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha ascritto al grosso lavoro fatto negli ultimi anni con il Contamination lab che ha diffuso la cultura imprenditoriale fra gli studenti.

 

Start Cup Calabria: un supporto per i giovani calabresi

«È un’ottima opportunità per tutti – ha affermato Luca Gallelli del dipartimento di Scienze della Salute dell’Università Magra Graecia di Catanzaro – e non solo per quelli che vincono in quanto dà la possibilità a ogni team di apprendere, di crescere, di capire come migliorare l’idea». Per Carmelo Salvino, presidente di FinCalabra, la Start Cup Calabria è una iniziativa che favorisce lo sviluppo aiutando i giovani calabresi. Perché in Calabria si può e a pieno titolo fare impresa. «Non sono i luoghi -  ha chiosato infatti Anna Amati – a fare la fortuna dei territori, bensì le persone».

 

Ne è un esempio Ivano Trombino, titolare di un’azienda che solo tre anni e mezzo fa immetteva sul mercato la prima bottiglia di Mr Jefferson, l’amaro che poi divenne, in poco tempo, il migliore del mondo. «I sogni si avverano» – sono state le parole dense di emozione che Ivano Trombino ha diretto ai team in gara. Più idee riguardanti i beni culturali auspica per la Start Cup Calabria 2020 il Sottosegretario Anna Laura Orrico. «Il patrimonio culturale – ha detto – rappresenta la ricchezza dell’Italia, della Calabria, e valorizzarlo significa intensificare il turismo e creare sviluppo».