“Un Calabrese a Roma” piace, diverte e mostra il grande amore di Gennaro Calabrese per la sua terra.  L’artista reggino ha debuttato nella capitale con il suo nuovo “One man show”, lo scorso mercoledì sino a domenica al teatro “Tirso de Molina”, registrando ogni sera il tutto esaurito. Lo spettacolo, che vanta la regia di Antonello Costa e la collaborazione ai testi di Gianluca Irti, è caratterizzato da 70 personaggi del mondo dello spettacolo, della politica, della televisione magistralmente riproposti da Gennaro Calabrese alle prese anche con simpatici siparietti che dipingono il “calabrese doc”.  

 

Due ore di puro divertimento dove imitazioni, esilaranti sketch e racconti la fanno da padrone in un live fresco, originale, incalzante, a tratti passionale. E sì, perché l’istrionico artista non nasconde il suo grande amore per la Calabria dalla quale è andato via per poter realizzare il suo sogno: fare l’attore. «Porto a Roma le atmosfere e i sapori della mia terra, bella, solare, impossibile da dimenticare – afferma l’attore Calabrese. Sembra incredibile, ma ci sono calabresi ovunque: in America, in Australia, addirittura in Sud Africa, a Città del Capo, famosa per il suo amaro calabrese. Ma la città preferita dove trasferirsi è proprio Roma: la città più calabrese del mondo». Gennaro è una forza della natura, si cala velocemente nei panni, o meglio nelle voci, di illustri personaggi, come Papa Francesco, Ratzinger, Maurizio Costanzo, Antonello Venditti, Caparezza, Lucio Dalla, Eros Ramazzotti, Claudio Baglioni, Albano, Vasco Rossi, il presidente Trumph per poi finire nella cucina di Alessandro Borghese, una new entry che strappa tantissime risate al pubblico catapultato dentro quattro “ristoranti politici”. È difficile staccare lo sguardo dal camaleontico attore, bravo a coinvolgere tutti ,in quella storia caratterizzata da alcuni storici brani musicali che hanno segnato  generazioni e generazioni. E poi, le simpatiche videochiamate che Gennaro riceve dai suoi familiari preoccupati per il suo stato di salute, o meglio per la sua “condizione” alimentare messa a serio rischio dai troppi chilometri che separano Reggio Calabria da Roma.

 

Di forte impatto è sicuramente il “Maurizio Costanzo Show” inedito, esilarante con un conduttore decisamente uguale all’originale e l’omaggio all’indimenticabile Alberto Sordi. Tutto è curato nei minimi particolari, ritmi serrati e veloci, spettacolo innovativo nei contenuti, ben strutturato che non lascia spazio alla noia ma che, al contrario, riesce a tener viva l'attenzione dello spettatore dall'inizio alla fine grazie a differenti modalità di monologhi. Calabrese è un artista capace, forte a volte pungente nella satira di costume, brillante in quella verve linguistica che si arricchisce di un’irresistibile gestualità alla quale si aggiunge la sua impeccabile  mimica facciale. Un ciclone della comicità abile a far  conoscere anche in questo show un raffinato stile artistico che ha conquistato, negli anni, l’attenzione di molti amanti del teatro.