Valorizzare l'enorme patrimonio culturale e archeologico: su questo concetto si basa il gemellaggio tra i parchi archeologici di Kroton e Scolacium avvenuto grazie allo “zampino” dei Rotary Club di Crotone e Catanzaro. Un momento d'incontro non solo tra le due realtà rotariane, ma anche con le istituzioni – presenti i sindaci Ugo Pugliese e Sergio Abramo - e gli addetti ai lavori.

«L'idea parte dai club di Crotone e Catanzaro per rinnovare un patto d'amicizia nel segno della valorizzazione dei beni culturali – ha dichiarato il presidente Mario Carratelli – consapevoli che il ruolo di club come il Rotary debba essere quello di promuovere anche momenti di confronto e di dibattito su temi cari al territorio, quali i beni culturali. Tutto ciò partendo da una considerazione: oggi i beni culturali rappresentano l'attrattore principale per il nostro territorio. Vista la presenza delle istituzioni, da qui vogliamo lanciare un messaggio: le iniziative messe in campo devono vedere al centro i beni culturali. Questo sia per un rilancio sociale del territorio, ma anche per un rilancio turistico ed economico. Questo gemellaggio produrrà dei primi risultati concreti: come club Rotary doneremo al Polo Museale della Calabria una pubblicazione che parla e racconta i due parchi, per creare rete e avvicinare queste due realtà».

«Questo gemellaggio è simbolico e di buon auspicio – ha dichiarato il direttore dei musei e parchi archeologici di Capocolonna e Scolacium Gregorio Aversa – poiché c'è bisogno di dialogo tra le varie anime del territorio. Ovviamente Crotone e Catanzaro hanno una connaturata propensione a farlo, però bisogna ragionare nell'ottica della rete. Questo comporta la realizzazione di tutte quelle infrastrutture di cui siamo fortemente carenti».

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«Questo gemellaggio attraverso i club service rotariani rappresenta per me un grande stimolo – ha dichiarato il sindaco del capoluogo calabrese Sergio Abramo - soprattutto per unire le due città di Crotone e Catanzaro, anche se dovremmo unirci con tutte le città della Calabria. In Italia, arriveranno nei prossimi dieci anni 2 miliardi di turisti, e quello che sta crescendo enormemente in Europa è il turismo culturale. Significa che se dovessimo valorizzare il nostro patrimonio, anche attraverso il mondo del turismo al quale potremmo aggiungere il cibo biologico, potremmo dare finalmente una risposta concreta alla filiera. Parliamo di occupazione, della possibilità di dare un futuro ai nostri giovani; abbiamo sempre valorizzato il nostro patrimonio culturale, ma non lo abbiamo mai pubblicizzato nel migliore dei modi, per avere anche un ritorno a livello economico e occupazione. Quindi, mettere in rete sicuramente le città e l'esperienza dei club service credo che sia una cosa utilissima. Bisogna fare rete nel settore dei beni culturali, mettendo insieme anche i teatri calabresi per fare finalmente una produzione con professionisti della nostra regione che si sono contraddistinti, così come abbiamo fatto noi ultimamente con la lirica a Catanzaro. Credo che tutto ciò possa dare una risposta concreta allo sviluppo».

«Accolgo l'invito del sindaco di Catanzaro – ha dichiarato il collega crotonese Ugo Pugliese – e lo dico anche da presidente della Provincia: Crotone deve aprirsi a un'area vasta per arrivare all'area metropolitana del centro Calabria. E' li che dobbiamo arrivare. Questo gemellaggio è molto importante ed è un segnale forte; paradossalmente le due città, che calcisticamente si “odiano”, invece affrontano un gemellaggio per la cultura. Parliamo di cosa è necessario realmente per unire i nostri popoli, soprattutto per poter farli fare sviluppare. Con il progetto “Antica Kroton” siamo arrivati a un punto importante: le convenzioni stanno per essere firmate, dovremmo firmarle in questi giorni, i 61milioni e 700mila euro d'investimento sulla città di Crotone sono cosa reale. Crotone ha oggi il più grande investimento dopo Roma e Paestum che si fa in un'area archeologica d'Italia».