VIDEO | Prosegue nella Città Metropolitana di Reggio Calabria l’evento internazionale dedicato alla divulgazione scientifica con autorevoli ospiti. «Studiare non perché obbligati, ma per avere il ruolo migliore nella società»
Tutti gli articoli di Cultura
Entra nel vivo nella Città Metropolitana di Reggio Calabria il “Festival Cosmos, scienza, cultura e società” e fa tappa all’Istituto d’Istruzione Superiore G. Marconi di Siderno. L'evento, cominciato il 4 ottobre e istituito dalla stessa Città Metropolitana, riunisce in una serie di incontri aperti a studenti e cittadini il meglio della letteratura di divulgazione scientifica, italiana ed internazionale.
Una manifestazione che può contare su un parterre d'eccezione con scienziati provenienti dalle più prestigiose università del mondo che presentano le proprio opere e prendono parte al Premio Cosmos che sarà conferito da un comitato scientifico e dagli studenti degli istituti che hanno aderito al Premio 2023. Quest'anno hanno partecipato 24 istituti - tra cui 5 scuole italiane all'estero - per un totale di 450 studenti.
Conferenze, laboratori, esposizioni, incontri e spettacoli musicali ed artistici hanno caratterizzato il ricco programma che culminerà con la giornata conclusiva di sabato 7 in cui è attesa la lectio magistralis del fisico di Harvard Avi Loeb e la cerimonia di premiazione che ospiterà anche il concerto della cantante internazionale Amii Stewart.
La tappa sidernese del Festival Cosmos 2023 ha visto invece come ospite il professor Riccardo Barberi, Ordinario di Fisica Applicata all’Università della Calabria che, in un incontro moderato dal prof. Vincenzo Cristina e che ha visto presente anche l’assessore alla cultura di Siderno Francesca Lo Presti, ha raccontato ai numerosi studenti il contributo degli studiosi calabresi - nel corso dei secoli - alla costruzione del pensiero scientifico.
«I ragazzi sono rimasti colpiti da informazioni che non avevano - ha spiegato il professor Barberi - credo che questo incontro abbia permesso loro, in qualche modo, di acquisire una migliore consapevolezza della rilevanza della nostra regione non solo per la collocazione geografica, al centro del Mediterraneo, ma anche per la collocazione all’interno dello sviluppo del pensiero occidentale e del contributo importante che abbiamo dato alla formazione di quella che oggi chiamiamo proprio “cultura occidentale”».
Un’appassionata e appassionante lezione che ha lasciato agli studenti la riflessione più importante: «Ciò che mi sento di dire a questi ragazzi - ha concluso Barberi - è di studiare non perché è un’imposizione, ma perché è uno strumento per crescere ed è quello che ci darà la possibilità di avere il ruolo migliore possibile nella società».