VIDEO | Un affascinante viaggio attraverso il credo religioso della nostra regione, questo e tanto altro è stato il programma curato dallo storico dell'arte Gianfrancesco Solferino
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Si è chiusa con successo la prima edizione del format targato LaC Tv “Il sacro in Calabria” curato dallo storico dell'arte Gianfrancesco Solferino. Un affascinante viaggio in 10 puntate, che è possibile rivedere su lacplay.it, attraverso il patrimonio sacro di una regione che ha molto da raccontare.
Da Guardavalle a Sera San Bruno, da Conflenti a Mesoraca, Solferino ha mostrato ai telespettatori un volto inedito della Calabria: «Non soltanto quello prettamente storico - artistico ma anche quello antropologico, le emergenze culturali della nostra regione. Proprio per evitare compartimenti stagni siamo passati dalla bellezza dell'arte alla documentazione delle tradizioni più sentite del nostro popolo per raccontare gli apsetti meno conosciuti o coperti da un velo di polvere di indifferenza».
Il credo religioso del popolo calabrese
Il credo religioso del popolo di Calabria, la sua anima più autentica al centro del format. Una scelta accurata di luoghi e tradizioni. «Una scelta che ho operato io cercando di ottemperare a due aspetti ben precisi: raccontare tradizioni inveterate, feste o celebrazioni antiche e allo stesso tempo supportare questo patrimonio antropologico con la ricchezza dell'arte pr dimostrare che le cose non sono mai disgiunte, anzi viaggiano di pari passo e hanno paritetica dignità». Dunque un lavoro che ha dato nuova luce alle bellezze e al culto religioso calabrese: «Mi sentirò relamente soddisfatto se i calabresi si sentiranno veramente partecipi dell'etimologia più profonda del nome Calabria che vuol dire “scaturisco bellezza”, sentirsi realmente fieri di questa compagine culturale, storica, artistica, religiosa».