Il gioco negato come metafora del tempo e dello spazio sottratti insieme alla quotidianità, alla vita, alla dignità all’esercito di bambini vittime del genocidio. È, questa, il contributo e la lettura che la comunità di Altomonte vuole dare alla Shoah. Per continuare ad educare alla pace e all’inclusione, domenica 26 e martedì 28 gennaio doppio appuntamento con le scuole ed il mondo dell’associazionismo.

 Giornata della memoria

È quanto fa sapere l’assessore alla pubblica istruzione Elvira Berlingeri esprimendo soddisfazione insieme al sindaco Gianpiero Coppola per l’organizzazione di un altro importante evento finalizzato alla promozione della cultura e dei valori positivi come antidoto ad ogni forma di violenza e di emarginazione.

 

«L’obiettivo – aggiunge la Berlingeri – è quello di educare e sensibilizzare all’accoglienza, ricordare quello che è stato per fornire alle nuove generazioni gli strumenti etici e culturali per decostruire gli stereotipi sociali. Ecco perché – continua – i destinatari principali delle iniziative ideate con il consigliere delegato allo sport Giuseppe Capparelli sono gli studenti. Ricordare in questo caso – conclude – non è solo un atto di rispetto verso tutte quelle persone che hanno perso la vita ma anche e soprattutto un modo per parlarne e veicolare i messaggi sempre attuali».

 

Insieme all’Amministrazione Comunale collaborano per l’organizzazione della due giorni anche la Rete Universitaria per il Giorno della Memoria, l’Associazione nazionale rete Partigiani d’Italia Cosenza, l’Istituto comprensivo Roggiano Gravina-Altomonte, l’Istituto omnicomprensivo Frascineto, l’associazione Global Mind e le associazioni sportive di Altomonte.

Gli eventi ad Altomonte

Domenica 26 gennaio alle ore 11 è prevista la tappa al Campo d’internamento Ferramonti di Tarsia, in compagnia di una delle testimoni della Shoah, Yolanda Bentham. – Per informazioni e prenotazioni contattare Teresa Marchese.

 

Martedì 28 gennaio alle 17.30 presso il Salone Razetti del Convento dei Domenicani sarà proposto un interessante confronto dal titolo il Gioco Negato, un approfondimento sull’importanza e sul ruolo del gioco come strumento di relazione e una riflessione sulla tutela e il rispetto dell’infanzia negata durante l’Olocausto.  

 

Alessandra Carelli della Rete Universitaria per il Giorno della Memoria relazionerà in merito a La Vita è bella: il gioco negato, il gioco falsato. La presidente provinciale dell’Anpi Maria Pina Iannuzzi discuterà insieme ai presenti di “Memoria e Resistenza: tornare a raccontare”. Ambrogio Bellizzi, insegnante dell’Istituto omnicomprensivo di Frascineto illustrerà, “il valore del gioco”, mentre il professore Nuccio Provenzano insieme agli studenti dell’Istituto comprensivo Altomonte/ Roggiano Gravina racconteranno l’esito di un lavoro di gruppo a più voci, “Una giornata ad Auschwitz con gli alunni”. La manifestazione si concluderà con l’intervento dell’assessore alla Cultura e all’Istruzione, Elvira Berlingeri che animerà il confronto con le Associazioni sportive di Altomonte per promuovere il gioco come alternativa all’individualismo e a ogni forma di isolamento.