«Una delle immagini del giorno del funerale che non dimentico è il volto affranto di Elton John. Alla sua sinistra lo abbracciava il compagno David Furnish. Alla sua destra, Lady Diana gli carezzava il braccio, con dolcezza quasi materna. Poco più di un mese dopo, se ne sarebbe andata anche lei, in quell'estate infernale, quell'estate in cui si sbriciolò un mondo, non solo il nostro. In un certo senso, in quei pochi mesi, finirono gli anni Novanta così, all'improvviso, e in anticipo sulla data di scadenza. Si concluse un'epoca intera su cui la moda di Gianni aveva lasciato un segno inconfondibile».

Così Santo Versace, nel suo libro "Fratelli. Una famiglia italiana" (Rizzoli 2022) racconta di quell'estate funesta del 1997 in cui, a distanza di meno di due mesi, il fratello e genio indiscusso dell'alta moda, Gianni Versace (Reggio Calabria, 2 dicembre 1946 – Miami Beach, 15 luglio 1997) fu assassinato, e l'amica Lady Diana, tra le persone a lui più care, rimase vittima di un incidente stradale. Ciò accadde il successivo 31 agosto nella galleria del Pont de l'Alma di Parigi.

Nel gremito duomo di Milano, infatti, tra le persone accorse per l'ultimo saluto a Gianni Versace anche Lady Diana, la principessa di Galles e icona nel mondo di impegno umanitario, stile e fascino. Qualche mese dopo sarebbe andata in contro a una morte altrettanto tragica e prematura. «Il suo arrivo a Milano, prima alla camera ardente a casa e poi in Duomo per la messa, fu la prova di un legame profondo con Gianni».

Continua a leggere su IlReggino.it