Successo per la due giorni nel borgo catanzarese organizzata da Antonio Chieffallo. Riconoscimenti anche a chi combatte per il diritto alla salute, al mondo dell’imprenditoria e della lotta alla ‘ndrangheta
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È Stefano Amato, scrittore di origini arbëreshë cresciuto a Frascineto ma piacentino di adozione, già trionfatore del Premio Neri Pozza editore, il vincitore della sezione letteraria del Premio Muricello 2024. Amato, si è conteso la vittoria con altri cinque finalisti della rassegna giunta alla dodicesima edizione e promossa dall’Associazione Muricello, come consuetudine, nel borgo di San Mango d'Aquino. Due i giorni di kermesse, con un full immersion letteraria nella prima serata e un susseguirsi di riconoscimenti e finestre sul Diritto alla Salute, la lotta alla ‘ndrangheta, le eccellenze imprenditoriali nella seconda. A condurre le due serate della dodicesima edizione del Premio il giornalista Ugo Floro.
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«La vittoria del premio letterario da parte di Stefano Amato – ha commentato il fondatore del Premio Antonio Chieffallo - è un segnale importante, non solo perché è stato premiato un giovane che aveva come concorrenti scrittori di altissimo lignaggio, ma anche perché vince un libro che parla di una minoranza, quella arbëreshë che è particolarmente significativa in Calabria, con intere comunità che raccontano di una vita intensa in passato e che riscoprono con orgoglio le loro tradizioni».
Felice del Pegaso d’Argento, simbolo del Premio, lo scrittore Amato: «È molto gratificante ricevere un riconoscimento dal Muricello, perché è un premio che valorizza la letteratura calabrese e, nonostante io non abiti più in Calabria, sono molto legato alla mia identità calabrese. Il mio un romanzo che racconta della migrazione degli albanesi in Italia nel quindicesimo secolo, un modo per raccontare anche le mie origini culturali».
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In finale anche Giuseppe Aloe con “Le cose di prima”, edito da Rubettino; Claudio Dionesalvi con "Lettere minuscole", pubblicato dalla casa editrice “Le pecore Nere”; Stefano Amato con "L'ultima candela di Kruje", per Neri Pozza; Marcostefano Gallo con "Scacciasogni", di Le pecore nere; Vins Gallico con "Il dio dello Stretto", edito Fandango; Laura Montuoro con “Dove finisce il mare” per la casa editrice Book Tribù. Durante la serata è stato conferito un Premio alla Carriera al poeta Achille Curcio, poeta di respiro europeo, consegnato alla figlia Milly.
Il Premio Muricello Off
La dodicesima edizione del Premio ha tenuto a battesimo una nuova sezione, il Premio Muricello Off che ha coinvolto gli alunni dell’Istituto Superiore Carlo Rambaldi di Lamezia Terme. Una giuria di studenti ha selezionato le opere letterarie finaliste decretando quale vincitore il libro “34% La storia di una legge per il Sud” edito da Città del Sole e scritto da Rosella Cerra e Roberto Longo.
I premiati della seconda serata
«Per la seconda serata del Premio – spiega Chieffallo – abbiamo scelto come frase guida quest'anno il diritto alla salute che ci ha consentito di parlare della sanità sia sotto l'aspetto della eccellenza che delle criticità. Ma non solo, abbiamo dato spazio all’impegno civile e alle eccellenze professionali, a tutto quel mondo calabrese che emerge e che è emerso e che rappresenta oggi un volano verso il futuro».
A ricevere i Pegaso d’Argento Santo Gioffrè, medico, scrittore ed ex commissario dell’Asp di Reggio Calabria che, a costo della vita, ha sollevato il caso delle truffe e della “contabilità orale” nell’azienda sanitaria dello Stretto; Vincenzo Carrozza, medico di guerra Nato impegnato sui fronti di guerra, parte della Task Force dell’Onu; Antonio Ditto, direttore del reparto di Ginecologia Oncologica dell’Istituto Tumori di Milano, Attilio Sabato, direttore di Ten, scrittore e giornalista che, con il quotidiano lavoro, nonché con i libri di cui è autore, scandaglia le falle del sistema sanitario pubblico, denunciando e analizzando le crepe di un diritto sempre più simile a un privilegio; Emilio Salvatore Leo, imprenditore dell’omonimo storico lanificio di Soveria Mannelli, storico brand sempre al passo con i tempi e che ospita designer internazionali; Marisa Garofalo, sorella di Lea uccisa per essere diventata testimone di giustizia cercando di salvare la figlia Denise; Thomas John Ciampa, già presidente amministrativo di Warner Bros Italia Spagna, oggi nel direttivo di Rainbow, colosso europeo della produzione animata per bambini; Guglielmo Mastroianni, giornalista Mediaset e coordinatore di redazione nella trasmissione “Pomeriggio Cinque”.
Riconoscimento anche per lo scrittore Igor Colombo che ha raccontato nella sua ultima opera “Sarà l’aurora”, Grafiché Editore, in vendita a scopo benefico, la sua lotta contro il cancro ma anche la buona sanità lametina”. La serata è stata anche occasione per ricordare la scomparsa del maestro Peppe Orlando, straordinario artista del legno e non solo, e per ammirare i manufatti realizzati dal maestro Giovanni Aiello.