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Al via l’inaugurazione della mostra La Calabria, il Mezzogiorno e l’Europa al tempo di San Francesco da Paola, promossa e finanziata dalla Presidenza della Regione Calabria ed organizzata e realizzata dal Segretariato Regionale del MiBACT per la Calabria sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
San Francesco, riferimento dei calabresi
«San Francesco di Paola – dice il presidente della Regione, Mario Oliverio, che ha fortemente voluto la mostra - è il riferimento assoluto dei calabresi in ambito religioso. Una devozione palpabile, commovente, appassionata che raggiunge il culmine della plasticità nella partecipazione popolare alle celebrazioni in onore del Santo. Tutta la gente di Calabria, in ogni parte del mondo, guarda a Lui con amore e fiducia, affidando alla sua benevolenza timori e speranze in un dialogo interiore che diventa preghiera quotidiana. E a San Francesco devono guardare oggi le Istituzioni per riuscire a cogliere nel suo fervore di carità l’impulso di un’azione diplomatica e riformatrice che va ben oltre la contingenza del periodo storico che ha visto il protagonismo dell’Eremita. La mostra è un omaggio al Santo ed è una grande opportunità per i calabresi che nella loro Cittadella potranno osservare e ammirare opere pregevoli provenienti da musei e collezioni private, opere che testimoniano il carisma di San Francesco e il talento dell’uomo’». L’evento espositivo si colloca tra due centenari, quello della nascita del grande Taumaturgo, da poco celebrato (1416-2016) e il prossimo della sua canonizzazione (1519 - 2019) ad opera del pontefice Leone X che il I° maggio 1519, a conclusione dell’audizione delle numerose testimonianze fornite durante i relativi processi, emanava la Bolla Excelsus Dominus.
Il santo di Paola
La figura del Santo di Paola, interprete di un popolo in cammino che nella fede trova il “suo” bastone, è centrale nella storia dell’occidente cattolico e da secoli riunisce, come già accadeva nella tormentata Europa del XV secolo, un vastissimo popolo di devoti - uomini del popolo ed illustri feudatari, laici ed ecclesiastici - cui si deve la commissione delle tante e pregevolissime testimonianze d’arte che ancora oggi adornano numerosi altari ed arricchiscono private collezioni.
Il progetto culturale
Il progetto espositivo della mostra nasce, come chiarisce Mons. Giuseppe Fiorini Morosini, da un interrogativo e cioè se sia possibile andare al di là del cliché del Santo operatore di miracoli e presentare Francesco “nella storia del suo tempo”, al centro della complessa scena politica dell’Europa degli stati nazionali e della vita della Chiesa, protagonista, nonostante mai avesse abbandonato la veste e la vita di umile eremita, di eventi storici importantissimi e nel contempo interprete delle esigenze degli umili e fustigatore dei costumi dei potenti: un uomo, dunque, la cui esperienza terrena può apparire per tanti versi vicina a quella dell’uomo contemporaneo, intrisa di persecuzioni, guerre ed esclusioni dei più sfortunati.
L’iter della mostra
Il percorso della mostra, suddiviso in quattro sezioni illustrative dell’assunto di tale progetto, ripercorre attraverso pregevolissime testimonianze figurative, testi a stampa ed incisioni provenienti da importanti pinacoteche e antichi luoghi di culto, gli episodi più significativi della longeva esistenza del grande Taumaturgo di Paola: non solo gli straordinari miracoli testimoniati dai protagonisti nei processi di audizione in vista della canonizzazione, ma soprattutto la missione pacificatrice, affidatagli dal Pontefice per il bene delle Nazioni e l’unità dell’Europa cristiana dinanzi alla minaccia mussulmana, e l’auspicato rinnovamento spirituale del mondo cattolico, promosso all’interno della Chiesa di Roma, senza fratture con le gerarchie ed in perfetto ossequio ed obbedienza all’autorità pontificia che in lui riconosceva «quasi un altro Francesco ferventissimo imitatore del nostro Redentore». Alla realizzazione dell’evento ha contribuito la disponibilità di tanti musei, parrocchie e privati collezionisti al prestito di manufatti di straordinario interesse e valenza artistica, dai testi figurativi su tela e tavola alle testimonianze scultoree, dagli oggetti di argenteria a quelli in ceramica: un patrimonio che copre un arco cronologico che va dal XVI al XX secolo e che testimonia come Quem Calabria felicitergenuit […] Orbisterrarum, summocumhonore, veneratur.
15 maggio – 15 agosto 2018. Aperto tutti i giorni compresi i festivi, escluso il lunedì: 9 - 13 16 - 19. Ingresso gratuito.