VIDEO | Guida ufficiale del Parco nazionale, è al suo secondo libro. Tra le pagine, bellezza delle tradizioni e il forte legame con la natura e le sue origini
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È una guida ufficiale del Parco del Pollino, Salvatore Franco, lo scrittore arbëresh che con i suoi libri sta conquistando un numero di lettori sempre più significativo, alla ricerca di una storia quasi perduta legata alla campagna, ai piccoli paesi albanofoni, ad una Calabria antica che non ha mai smesso di esistere nonostante sia rimasta nel silenzio a lungo. La sua è una scrittura positiva e vera, in grado di trasmettere le grandi emozioni con parole semplici.
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È facile la sua narrazione, perché lo sguardo sulla vita è quello di un uomo che ha saputo posare gli occhi sul mondo con l’immediatezza di chi ha saputo trovare la relazione autentica con la natura e con le radici a cui resta saldamente aggrappato. L’esplorazione della montagna si è dunque unita a quella delle piccole storie locali del mondo arbëresh. La bellezza delle tradizioni è il letimotiv che spinge lo scrittore ad addentrarsi nei particolari dei gesti quotidiani.
L’ultimo romanzo dopo “Il Ghieghio e il lupo” è “Padrone e sotto” un antico gioco di carte che si faceva nelle cantine locali. «Recuperare il mondo dei giochi dei nostri antenati – spiega lo scrittore – è un modo per ricordare chi siamo, per immergerci nella bellezza dei paesi arbëreshë e vivere in pieno la loro quotidianità». Il gioco, infatti, è forse una delle forme più immediate che raccontano la sensibilità locale, che rievocano sensazioni, modi di pensare, modi di essere.
In “Padrone e sotto” c’è anche la suggestione della lunga storia di lotta degli arbëreshë in terra di Calabria, nello scontro e nell’unione con i latifondisti locali, nel tentativo di restare a galla e mantenere salda la propria identità, nonostante numerosi tentativi nel corso dei secoli di cancellare la loro origine. I piccoli paesi sono stata la salvezza e, nonostante il tentativo del colpo di grazia dato dalla politica degli anni Settanta-Ottanta-Novanta, oggi quell’orgoglio antico ha fatto rialzare la testa a molti. Selezionato all’interno del prestigioso “Premio Muricello”, l’opera di Salvatore Franco è davvero il simbolo dei valori migliori e più sani dell’Arbëria, forse uno dei territori più suggestivi di tutta la Calabria.