Dalle figurine dei calciatori alla riproduzione del Codex Purpureus Rossanensis. È la nuova sfida nella quale si è cimentata Franco Cosimo Panini Editore e presentata stamani nella sala conferenze del museo diocesano e del Codex a Rossano. La storica casa editrice modenese, top class nelle riproduzioni grafiche e tipografiche e già autrice della riproduzione in facsimile della Bibbia di Borso d'Este, si è cimentata questa volta nella riproduzione fedele di Cinque copie uniche ed originali del prezioso manoscritto miniato, Patrimonio dell’Unesco. Le copie avranno un duplice utilizzo: conservare nel tempo la memoria di uno dei monumenti viventi più importanti custoditi in Europa e promuovere nei contesti artistico-culturali internazionali la bellezza dell’evangeliario rossanese.

Alla cerimonia del primo sfoglia pagina hanno partecipato l’Arcivescovo di Rossano-Cariati, Giuseppe Satriano, il Vescovo di Nicotera-Mileto-Tropea, Luigi Renzo, la direttrice della casa editrice Lucia Panini, il direttore del museo diocesano e del Codex, don Pino Straface, e numerosi tra studiosi e cultori del Codex.

Panini: «Un lavoro faticoso è impegnativo»

«La riproduzione del Codex – ha commentato Lucia Panini consigliere delegato della Franco Cosimo Panini Editore – è stata un'impresa straordinaria che ha impegnato la competenza e l'esperienza ventennale della nostra casa editrice nell'editoria facsimilare».

Un'idea nata dalla necessità di far conoscere il Codex nel mondo

Il progetto è nato su ispirazione dell’Arcivescovo della Diocesi di Rossano-Cariati Mons. Giuseppe Satriano. «La realizzazione delle cinque copie in facsimile del Codex Purpureus – ha aggiunto il presule - rappresenta una importante operazione culturale, scientifica e di tutela intrapresa in stretta collaborazione con il Museo Diocesano e del Codex per consentire la visione e l’esposizione fuori sede dell’importante manoscritto, anche e soprattutto dopo l’impegnativo restauro conservativo presso l’ICRCPAL di Roma che lo ha riportato al suo antico splendore».

Il Codex Purpureus Rossanensis, che nel 2015 è stato riconosciuto Patrimonio dell'Umanità, è un evangeliario greco miniato che risale al VI secolo e comprende i testi di Matteo e di Marco e una parte della lettera di Eusebio a Carpiano sulla concordanza dei Vangeli. Le 15 miniature, che illustrano alcuni dei momenti più significativi della vita e della predicazione di Gesù, arricchiscono questo straordinario manoscritto giunto fino a noi in un eccezionale stato di conservazione.