Il tradizionale appuntamento ha visto il contributo di una cinquantina di persone che hanno disegnato lungo le vie del paese le rappresentazioni della vita di Gesù
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Un successo anche quest’anno l’Infiorata di Santa Domenica di Ricadi, l’appuntamento, giunto a quota dodici edizioni, divenuto ormai tradizione consolidata per celebrare la processione del Corpus Domini lungo le vie del paese.
La giornata di domenica ha rappresentato il culmine del lavoro degli organizzatori, un impegno che ha registrato il contributo di una cinquantina di persone guidate da Anna Dell’Ascenzione. «Dietro a tutto questo c’è un lavoro di circa due mesi e mezzo – ha commentato la responsabile - nel corso dei quali si preparano tutti i tipi di segatura colorata, decine di chili. Nei giorni a ridosso dell’evento, seguiamo il procedimento tradizionale: si dipingono a mano sul terreno le rappresentazioni che vengono poi riempite dei vari colori utilizzati».
Un appuntamento che ha visto anche l’approvazione del sindaco di Ricadi, Giulia Russo (nella foto al centro): «L’infiorata è qualcosa di straordinario e avrebbe bisogno di maggiore pubblicità e qualche finanziamento. In qualità di amministrazione cerchiamo di dare il nostro contributo sperando che diventi un appuntamento che duri nel tempo, considerato anche il grande impatto che ha sul territorio dal punto di vista turistico».
Tra i numerosi visitatori anche l’attivista Pd Alessia Bausone (nella foto a sinistra): «Ci tenevo particolarmente a essere presente a questo evento giunto ormai al dodicesimo anno. Trovo veramente speciale Ricadi, dove si intrecciano tradizioni così importanti come questa della condivisione del Corpus Domini e della infiorata e, nel contempo, spinte progressiste nette come il messaggio di lotta all'omofobia e a favore delle unioni civili omosessuali, che abbiamo mandato a tutto il mondo lo scorso anno proprio da qui. Un plauso va alla sindaca Russo nei confronti della quale provo una affezione personale e una stima politica e alla consigliera comunale Maria Francesca Dell'Ascensione, che ha dimostrato sul campo uno stakanovismo invidiabile».