VIDEO | Prosegue il nuovo corso del luogo ripulito e restituito al decoro e allo splendore dalla cittadinanza. Un monumentale e suggestivo teatro all'aperto dove si è svolto lo spettacolo
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Note incastonate in uno scenario suggestivo, salvato da una cittadinanza innamorata della bellezza, sottratto all'incuria e restituito a tramonti come quello che ha cullato questo concerto. Così la storica scalinata monumentale di via Giudecca a Reggio Calabria, in un'atmosfera che preannuncia il Natale e raggiunge l'anima, continua a scrivere il suo nuovo corso. In questa occasione lo fa sul pentagramma seguito al piano da Natalia Sokolova, dalla figlia Cristina Mocanu e da allieve e allievi della loro scuola Krescendo, che hanno preceduto Daniele Colistra e il figlio Gabriele, rispettivamente al sax e al piano.
Dove un tempo c'erano rovi e sterpaglie, tracce dell'ormai eterno cantiere del tapis roulant, che continua a restare un emblema di una città intrappolata nel degrado e nell'incompiutezza, oggi dimora l'antico splendore che riflette nell'incanto del pubblico seduto sugli scalini e sulle panchine e richiama i gesti e la fatica di cittadini e cittadine che si sono rimboccati le maniche per restituire al decoro questa storica scalinata monumentale.
Le emozioni e i commenti
«Questa scalinata è nostra, è di tutti. Assumete iniziative e fruiamo insieme di questa bellezza, resistendo e senza stancarci», ha detto Angelina De Salvo, una delle volontarie promotrici del recupero e della pulizia, che con Simona Lanzoni ha ricevuto in dono, come ringraziamento per l'impulso fondamentale reso al gruppo, un'opera dell'artista reggina, anche lei una volontaria, Elena Iacopino.
«Grazie per averci restituito questo luogo. La sua bellezza e l'importanza di questo impegno arrivano al nostro cuore. Quello che è stato fatto in questo luogo è davvero molto significativo e crediamo che i bambine e le bambini, cittadine e cittadini di domani, debbano conoscerlo e comprenderlo. Anche durante le nostre attività, attenzioniamo i temi ambientali e l'ecologia, cruciali in ogni percorso educativo. Organizziamo escursioni durante le quali raccogliamo i rifiuti lasciati anche nei boschi», ha spiegato Cristina Mocanu, pianista e docente di pianoforte.
«Per i nostri allievi e per le nostre allieve è stato un momento molto bello ed emozionante. Hanno suonato all'aperto in un contesto per loro nuovo, il cui recupero è stato il frutto di impegno civile. Sono certa che torneremo a suonare qui e spero che questo sia l'inizio di un percorso di rianimazione di molti altri luoghi abbandonati e dimenticati e che hanno bisogno delle nostre mani», ha sottolineato la pianista e insegnante Natalia Sokolova, di origine russa, a Reggio da 14 anni. Qui, quasi un decennio fa, ha fondato la scuola di musica Krescendo per allievi e allieve a partire da tre anni. La scuola promuove un metodo di insegnamento rappresentativo a livello internazionale della scuola pianistica russa e ispirato anche al gioco.
«Noi volontari che abbiamo contribuito a ridare vita a questo luogo, desideriamo adesso alimentare un nuovo senso di appartenenza, un nuovo legame con la comunità. La cittadinanza aveva rinunciato a questa scalinata, vedendola ridotta ad area di cantiere, piena di erbacce e vegetazione incolta. Da qui è nata l'idea di questo concerto, affinché ci si ricordi di questa scalinata, si torni a viverla cominciando da questa occasione dedicata alla musica, arte che unisce e scalda il cuore, in un'atmosfera unica arricchita dall'arrivo del Natale», ha spiegato il volontario e sassofonista, Daniele Colistra.
Il volontariato del patrimonio
Un'occasione per ritrovarsi in un luogo che può e deve diventare tenacemente simbolo di una resistenza al degrado e alla bruttezza fatta di gesti condivisi che confluiscono in una visione corale incentrata sull'impegno comune di salvaguardia del patrimonio.
«Il percorso iniziato da questa scalinata ha fatto tappa anche in piazza Gianluca Canonico e adesso sta approdando nelle scuole secondarie di primo grado. Siamo profondamente convinti che il volontariato del patrimonio, nel quadro della convenzione sottoscritta a Faro, in Portogallo, nel 2005 e ratificata in Italia lo scorso anno, debba essere un tema portato all'attenzione delle giovanissime generazioni, al fine di sensibilizzarle alla conoscenza e alla cura dell'eredità culturale del proprio territorio, nel segno del principio di sussidiarietà. Queste esperienze condotte in questi ultimi mesi a Reggio testimoniano che il volontariato è un'energia preziosa, in grado di riscattare la comunità e di recuperare luoghi storici», ha evidenziato il gruppo di volontari e volontarie ad opera del quale è stato ripulito e recuperato il bene storico monumentale.
Il concerto e i musicisti
Spazio al repertorio natalizio ma non solo. Ad aprire i giovanissimi talenti, di età compresa tra i sei e i tredici anni, della scuola Krescendo: Mia Benedetto con Silent night, Stephan Pascal Familiari con la Marcia Turca di Ludwig Van Beethoven, Cristel Greco con Abete di Natale, Giovanni Franchini con Jingle Bells, Marco e Ivan Ditto nel Minuetto a quattro mani di Ludwig van Beethoven, Vincenzo Mauro con Funiculi funiculà di Luigi Denza, Sofia Vincenza Scopelliti con Campanellini e Basso ostinato, pezzo jazz di William Gillock, Giovanni Benedetto con Per Elisa di Ludwig van Beethoven. Ha chiuso il cerchio dei giovani talenti il diciassettenne Gabriele Colistra con Carol of the bells di Mykola Leontovich.
Il concerto è stato anche impreziosito da una serie di duetti eseguiti da Natalia Sokolova e dalla figlia Cristina Mocanu che hanno omaggiato La danza russa e la Fata dei confetti tratte dallo Schiaccianoci di Tchaikovskiy, la Tarantella di Valery Gavriline, La Danza di Gioacchino Rossini. La Siciliana di Bach è stata poi eseguita al piano da Natalia Sokolova e al sax da Daniele Colistra che ha chiuso il concerto con Your song di Elton John e A day in the life dei Beatles, due brani in cui è stato accompagnato al piano dal figlio Gabriele.