Il bookcrossing approda anche al Waterfront di Reggio Calabria. Il suggestivo scenario della città dello Stretto accoglie infatti un originale punto di condivisione della passione per la lettura, in cui è possibile prendere un libro e lasciarne un altro, allestito all’interno di una barca che, senza lo spirito di iniziativa del residente della zona, Antonino Triglia, che maestro d’ascia non è nato ma è diventato, sarebbe stata demolita.

«Le condizioni iniziali erano disastrose ma ho pensato che quella barca di legno potesse e dovesse essere recuperata. Ho rifatto le ordinate, ossia gli elementi trasversali da prua a poppa che insieme alla chiglia, formano l'ossatura dello scafo, e il fasciame che poi la ricopre, e con resine e pitture particolari spero di fornire alla barca una protezione dal tempo e dalle intemperie», ha raccontato Antonino Triglia.

Nuova vita sulla terraferma

Dunque un’opera di recupero di un relitto, sottratto al degrado e alla distruzione, che oggi conserva il fascino delle barche in legno di un tempo, con la sua intensa portata storica e rievocativa di atmosfere marinare. Un relitto che adesso ha nuova vita ma sulla terraferma come singolare e viva piccola dimora della ormai dilagante buona pratica sociale e culturale della biblioteca diffusa.

«In tanti stanno apprezzando l’iniziativa e spesso si fermano a guardare la barca e a prendere un libro», ha raccontato ancora Antonino Triglia.

La bellezza della cura 

Un contributo fattivo ad una visione che è quella di una bellezza che si nutre della prossimità del mare e che è frutto del rispetto del decoro dei luoghi, sempre troppo minacciato da indifferenza e comportamenti incivili

«Dobbiamo avere cura di quanto ci circonda. È il nostro patrimonio principale che va, dunque, preservato non rovinato e danneggiato», ha concluso Antonino Triglia, cittadino volontariamente impegnato anche nel mantenere pulita la piazza e la fontana del WaterFront.