VIDEO | L'iniziativa, che si svolgerà sabato, è organizzata dal Miur con la collaborazione degli ordini professionali, degli istituti scolastici, della magistratura e dell'associazionismo. Fondamentale l'apporto del progetto "Civitas"
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Sarà Reggio Calabria la città “capofila” d’ Italia per la giornata della legalità. L' appuntamento, previsto per il prossimo sabato, è rivolto non solo a tantissimi studenti, ma destinato soprattutto alla collettività. L’iniziativa, indetta dal Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, si incastra nel progetto “Civitas”, realizzato da sette anni in riva allo Stretto, e che vede la collaborazione tra il mondo studentesco, dell’associazionismo e della magistratura. La giornata della legalità è suddivisa in due momenti: la mattina a piazza Castello con spettacoli e stand informativi, in contemporanea con iniziative realizzate alla sede della Corte d’Appello reggina. Il pomeriggio invece, l’associazione nazionale magistrati ha organizzato alcuni appuntamenti al palazzo di giustizia. I dettagli sono stati esposti in conferenza stampa dal presidente della Corte d’Appello reggina, Luciano Gerardis, e dal presidente dell’ordine degli avvocati Alberto Panuccio. «Il metodo Civitas- afferma Gerardis- non è un programma imposto dall’alto, ma un invito a tutte le componenti sociali, dagli studenti alle associazioni, agli organi professionali, a chiunque intervenga nel progetto per elaborare e autogestire un programma proprio di lavoro. Non bisogna pensare cosa lo Stato possa dare a te- chiosa Gerardis- ma cosa tu puoi dare allo Stato. E con Civitas proviamo a fare questo. Noi chiediamo al cittadino di ragionare in termini di legalità e gli chiediamo cosa si sente di dare alla collettività in termini di legalità».
E proprio il progetto “Civitas” da sette anni si propone come fulcro di appuntamenti rivolti all’intera comunità reggina. La novità di quest’anno consiste nel coinvolgimento di tutti gli ordini professionali. «Tante saranno le offerte- conclude Gerardis- che spaziano dalla musica perché la legalità è gioia, partecipazione attiva, alle mostre, alle rappresentazioni sino ad arrivare ad un processo simulato da parte dei ragazzi. Inoltre, non mancheranno le proposte delle associazioni attive sul territorio e i dibattiti organizzati dagli organi professionali che si interrogheranno sulla legalità. Sarà un confronto a più voci ed è gradita la partecipazione di tutti, dei tecnici e dei cittadini». Ed è proprio sul coinvolgimento di tutti gli ordini professionali che il presidente Panuccio rimarca. «È fondamentale non rimanere chiusi nell’ambito delle singole professioni, dichiara il presidente dell’ordine degli avvocati, ma bisogna dare gli apporti di ognuna di queste a livello sociale».