Un riconoscimento da parte della Regione Calabria alla memoria di Antonio De Rasis, la giovane guida escursionistica, volontario del Soccorso alpino e speleologico, morto il 20 agosto scorso nella tragedia occorsa presso le gole del torrente Raganello. È quello consegnato a Cerchiara di Calabria dal circolo locale di Zonadem e dal suo responsabile regionale, Mimmo Bevacqua, presidente della commissione ambiente e territorio. 


«Quella di oggi - ha detto Bevacqua - è la conclusione di un percorso iniziato con una mia proposta avanzata in Consiglio regionale e fatta immediatamente propria dal presidente Irto, che ringrazio per la solerzia e la sensibilità. Ritrovandoci stretti tutti insieme intorno a una comunità provata e a una famiglia colpita nel più caro dei legami, desidero sottolineare le innumerevoli testimonianze di stima e di affetto che, come ho avuto modo di constatare, circondavano il giovane Antonio. Le istituzioni, pertanto, adempiono al loro dovere, formalizzando un sentimento che pervade e attraversa sin nel profondo dell'animo tutta la cittadinanza di Cerchiara».


In conclusione Bevilacqua ha spiegato che «Antonio De Rasis, facendo dell'amore per la natura e per la sua comunità una ragione di vita, incarnava un sogno di crescita, di riscatto e di alto impegno valoriale e, custodendo la sua memoria, la Calabria si impegna a portare avanti quel sogno, perchè in quel sogno è racchiuso il meglio della nostra terra». 


All'incontro sono intervenuti anche Gianpaolo Latella, portavoce del presidente del Consiglio regionale, il sindaco di Cerchiara, Antonio Carlomagno e il giornalista Franco Maurella. Un messaggio è stato inviato dal presidente del Parco del Pollino, Mimmo Pappaterra, il quale ha auspicato che l'iniziativa riaccenda i riflettori su un territorio profondamente segnato da quanto è accaduto e desideroso di ripartire con maggiore forza e determinazione.