Niger (con Jovanotti), Stati Uniti, Calabria e Giappone: un 2023 da giramondo per il videomaker che si prepara a portare nei festival il suo primo lungometraggio sulla pesca del pesce spada, con Peppe Voltarelli come protagonista. Gli altri progetti: una serie tv e un docufilm musicale
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«Quattro continenti in poco più di un anno. Il primo è stato l'Africa con Jovanotti per il documentario "Sahara Jam. Una settimana in Niger" e per il video "Ricordati di vivere (il primo battito)". Poi in America, a New York, con Peppe Voltarelli per il videoclip "Nun signu sulu mai". L'ultimo è stato il Giappone in solitaria ma sempre con videocamera e macchina fotografica, perché il relax mi stressa. Così dal materiale video raccolto ho tratto le immagini per un video clip di prossima uscita. In mezzo c'è stata la nostra Europa, l’Italia dove ho continuato a girare videoclip musicali e la scorsa estate, in Calabria, anche il mio primo lungometraggio».
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Un 2023 davvero molto intenso per Giacomo Triglia, regista 42enne reggino, laureatosi all’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria, che adesso vive a Cosenza. Per l'appassionato alchimista di immagini e musica, collezionista di giocattoli vintage degli anni Settanta e Ottanta, non solo i quattro continenti ma anche il primo lungometraggio della sua carriera, iniziata vent’anni fa con i mediometraggi e cortometraggi e che negli ultimi 15 anni lo ha visto inanellare una serie di successi realizzando spot pubblicitari e videoclip musicali. Per i suoi lavori 520 milioni di views su YouTube con artisti del calibro di Jovanotti, Maneskin, Luciano Ligabue, Levante, Francesca Michielin, Ornella Vanoni, Brunori Sas, Lucio Dalla, Samuele Bersani, J-Ax, Annalisa, Irene Grandi, Eugenio Finardi e molti altri.
Sahara Jam, una settimana in Niger con Jovanotti
«Certamente elettrizzante e di grande impatto ma anche rischioso è il tempo trascorso in Niger con Jovanotti – ci racconta –. Siamo stati costantemente scortati. Quando Jovanotti mi ha proposto di seguirlo non ho pensato più di un minuto e ho accettato. È stata un'esperienza molto intensa non solo dal punto di vista professionale. Siamo stati nell’Africa vera, non in quella turistica. Il documentario “Sahara Jam”, trasmesso su Rai Play, racconta il viaggio culturale e sentimentale di Jovanotti, invitato al Festival de l'Air nel deserto del Tenerè in Niger da Bombino, musicista Tuareg che era stato ospite in Italia del Jova Beach Party. Un invito che è stata anche occasione per aiutare a mettere su una scuola di musica e lasciare così un segno tangibile della comunanza di valori e di visioni».
I videoclip, la partecipazione ad Amici e i premi
Reduce nel 2022 dallo straordinario videoclip del brano di Jovanotti “Alla Salute”, girato tra Scilla e Gerace nel reggino, nell’ambito del progetto Calabria Straordinaria finanziato dalla Calabria Film Commission, anche per i videoclip il 2023 di Giacomo Triglia è stato pieno di soddisfazioni.
«Ho girato due video con Levante, "Vivo" e "Canzone d'estate”, uno con Francesca Michielin e Gianmaria "Disco dance" e ancora un altro con Ornella Vanoni e Samuele Bersani "Calma Rivoluzionaria". Poi ancora "Fulmini addosso" e "Solite chiacchiere" con Francesca Michielin. Ci sono anche il Live in studio di Colapesce Dimartino “La luce che sfiora di taglio la spiaggia mise tutti d’accordo” e lo spot per Dolce e Gabbana. Ho lavorato anche in Calabria per “Verso Sud”, il cortometraggio promozionale finanziato dalla Film commission con Elisabetta Gregoraci. Insomma un anno più intenso del 2022 ma comunque nella media», sottolinea ancora il regista Giacomo Triglia.
Non sono mancate le soddisfazioni, con la partecipazione come giudice ad Amici di Maria De Filippi, e i premi.
Lo spot realizzato per Dolce & Gabbana nel 2022 gli è valso il prestigioso "New York City International Film Festival 2023" nella categoria Best Micro Fashion Film e le nomination come miglior regista e miglior fotografia, e anche il trionfo all’Uk Film Fashion Festival nella categoria Leading Brand. Per Giacomo Triglia in questo 2023 anche il riconoscimento speciale al Terme Luigiane Film Festival e il premio "Scintille Cultura 2023". Una scia conclusasi nella sua Motta San Giovanni che lo ha insignito a dicembre della benemerenza civica. «Ho trascorso la mia infanzia a Motta San Giovanni e poi ho vissuto a Lazzaro e questa onorificenza mi inorgoglisce molto. Sono emozionato e anche dispiaciuto per non aver potuto presenziare alla cerimonia. Purtroppo la chiusura di un docufilm musicale che sarà trasmesso su Paramount+ nel 2024, tra fine gennaio e inizio febbraio, mi ha assorbito tempo ed energie».
Uno sguardo al 2024
Per quanto riguarda i progetti per il futuro, che sia anche il 2024 e dunque non particolarmente lontano, il regista reggino ammette di non essere un tipo dagli obiettivi a lungo termine.
«Certamente ci saranno una serie televisiva e questo docufilm musicale che sto chiudendo. Il 2024, inoltre sarà l'anno del lancio nei circuiti del festival al quale è destinato, in quanto lavoro autoriale, del mio primo lungometraggio. È un progetto al quale tengo molto. Si ispira al brano di Domenico Modugno “Lu Pisce Spada” e ha come protagonista Peppe Voltarelli in veste di attore. Anche se avevo già lavorato a documentari di una certa durata, non avevo ancora mai girato un lungometraggio. Ci sono già delle case di distribuzione interessate. Girato in dieci giorni, la scorsa estate in Calabria, tra Scilla, Bagnara e Roghudi Vecchio, il progetto è finanziato dalla Calabria Film Commission che sta lavorando davvero bene per valorizzare al meglio la nostra regione e il suo potenziale», sottolinea ancora Giacomo Triglia.
In molti dei suoi lavori c'è la Calabria, dove è nato e dove vive. Anche in molti videoclip girati in passato come "Passerà" di Eugenio Finardi, "Battito di ciglia" di Francesca Michielin, "Così vicini" di Cristina Donà, "Corri corri" di Bianco&Levante. Adesso anche nel suo primo lungometraggio.
«Abbiamo girato pure a bordo delle imbarcazioni dei pescatori di pescespada. Peppe Voltarelli interpreta un regista che deve documentare questa pesca ma poi subentrano atmosfere surreali, il sogno e un finale inaspettato», racconta il regista che ha non anticipato altro.
«La mia passione per il cinema nasce con Enrico Ghezzi e il suo programma Fuori Orario. Così ho imparato ad amare il cinema. In ambito cinematografico ho debuttato nel 2004 con la regia del mediometraggio “Jørgen’s Son” selezione ufficiale al Torino FilmFestival», racconta ancora Giacomo Triglia. E poi da lì è un crescendo costante che declinatosi anche nel campo dei videoclip musicali e degli spot.
«Mi piace raccontare con immagini e musica»
«Tutto nasce con il reggino Alfredo Messina, attore dei miei corti ma anche promotore del progetto musicale John Merrick. Ho iniziato a sperimentare impiegando i video giochi. Poi la svolta è arrivata nel 2009 con il videoclip "Come stai?" di Brunori Sas, per il quale nel 2017 sono stato anche regista del docufilm prodotto da Sky Arte, “BrunoriSas – A casa tutto bene”. Spero di girare altri lungometraggi e anche di continuare a lavorare con i corti e i videoclip. Non mi precludo alcuna possibilità. Lavorare con le immagini e con la musica è quello che per me conta. Non saprei immaginare un mondo senza una musica che accompagni le immagini e viceversa. Credo che in questa contaminazione io esprima tutta la mia creatività. Essa consente di raggiungere il livello di espressività che io ritengo massimo: quello al quale le parole non possono arrivare. Nel non detto, nel silenzio delle parole c’è tantissimo, forse tutto. Mi dicono che sono più un regista emozionale e che narrativo ed effettivamente mi riconosco in questa dimensione», conclude Giacomo Triglia.
Gli inizi nel 2006 e il boom nel 2017: chi è Giacomo Triglia
Del 2006 è il regista del mediometraggio “Zettelkastchen Cinema”, selezione ufficiale de La 25a ora – Il cinema espanso trasmesso su La7. Nel 2008 autore e regista di una video rubrica in 14 puntate, “Avatar Bros”, in onda su All Music con protagonisti deejay Albertino e deejay Giorgio Prezioso. È regista del cortometraggio “The Dawn and the Embrace” vincitore del Reggio Filmfest – retrospettiva sul cinema italiano di Minerva Pictures, vincitore del premio video all'International Art Prize La Colomba di Venezia con direttore artistico Marco Muller, selezione ufficiale all’Arcipelago Film Festival di Roma e del Festival Internazionale del Film di Roma. Nel 2011 è alla regia di un documentario prodotto da Red Bull dal titolo “Redbull Tour Bus I Cosi”. Del 2013 è la sua regia del cortometraggio “Pirandellodrag”, con protagonista Salvatore Striano (Gomorra, Cesare deve morire, Gorbaciof). Nel 2014 dirige “Flemishpainters who play tennis at night” (Pittori fiamminghi che giocano a tennis di notte) con musiche su concessione di Daniel Johnston, selezione ufficiale del Biografilm Festival 2014. Nel 2017 vince il premio per il miglior videoclip italiano al Pivi, con “La Verità” di Brunori Sas. Nel 2021 firma la regia della campagna televisiva nazionale di Mulino Bianco “Un mondo con più Natura è un Mondo Più Felice".