VIDEO | Consegnati i riconoscimenti promossi dal comitato Gente di mare di Francavilla Angitola. Premi anche all'Arma dei carabinieri, alla Capitaneria di porto e al prefetto di Vibo Valentia, Francesco Zito
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Il vivere comunitario, la tenacia di chi dopo l’emigrazione dalla Calabria si è affermato all’estero e l’impegno di quanti durante la pandemia hanno assicurato servizi essenziali per curare, contenere il contagio e dare informazioni corrette. Sono questi i valori protagonisti quest’anno del Premio San Francesco di Paola consegnato, a Francavilla Angitola, dal Comitato Gente di mare presieduto da Gianfranco Schiavone.
I premiati
Nello splendido scenario della piazza con la basilica di San Foca, come in una magia, mare e collina si sono incontrati, sulle noti musicali dei maestri Amerigo Marino e Francesco Gugliotta – e grazie alle opere dell’orafo Michele Affidato – una serata che il sindaco Giuseppe Pizzonia ha definito «occasione per la riscoperta delle bellezze e della storia del borgo».
Un premio è andato a Vito Barba, storico pediatra di questa zona del vibonese, che ha definito «fondamentale il rapporto di fiducia che soprattutto nei piccoli paese fa del medico il punto di riferimento capace di educare anche alla prevenzione».
Un encomio alla politica locale è stato assegnato con la consegna di un premio alla memoria di Armando Torchia, insegnante e amministratore francavillese scomparso l’inverno scorso, ritirato dal fratello Francesco. Insignito anche il valore di quegli angitolani che si sono affermati all’estero, come Manuele Iozzo che in Francia fa l’imprenditore turistico. Nella serata spazio anche a chi si è distinto per il suo impegno durante la pandemia.
Un premio è andato alla caserma dei Carabinieri francavillese, alla Capitaneria di porto di Vibo e al prefetto Francesco Zito, i cui antenati erano originari proprio di questo piccolo borgo, e per lui il riconoscimento è stato ritirato dal sindaco Pizzonia.
Un premio per lo sforzo fatto durante questo periodo difficile anche al network LaC, ritirato dal giornalista Agostino Pantano, che ha ricordato «l’impegno investito, grazie all’impulso dell’editore Domenico Maduli e del direttore Pasquale Motta, per assicurare anche in quelle giornate difficili una informazione capace di evitare allarmismi e propalazione di bufale, assicurando al contempo approfondimenti di qualità con dirette nei tg e una trasmissione speciale inserita nel palinsesto quotidiano per tutto l’arco del lockdown».