VIDEO | Il libro, candidato al Premio Strega 2023, trionfa a Bovalino nella sesta edizione del concorso letterario intitolato allo scrittore originario della Locride
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“Ferrovie del Messico” di Gian Marco Griffi vince la sesta edizione del Premio Mario La Cava. La rassegna culturale organizzata dal caffè letterario che porta il nome dell’illustre scrittore bovalinese e dal Comune di Bovalino ha visto arrivare in finale, oltre all’opera dello scrittore astigiano edita da Laurana, anche “Diavoli di sabbia” di Elvira Seminara (Einaudi) e “Quel maledetto Vronskij” (Rizzoli) di Claudio Piersanti.
Quello di Griffi è un romanzo di avventura, commovente e profondo ma anche divertente, la storia di un giovane milite della Guardia ferroviaria di Asti che, nel 1944, viene incaricata di redigere una mappa delle ferrovie del Messico, quell’incarico potrebbe condurre ad un’arma segreta per vincere la guerra.
«È un successo che non mi aspettavo - ha raccontato ai nostri microfoni Gian Marco Griffi - anche perché arrivavo da un libro di racconti venduto in 148 esemplari. È bellissimo vedere una sala piena di appassionati lettori e una giuria molto importante e competente, tutto ciò mi riempie di orgoglio e soddisfazione. Sono veramente felice».
Nella serata condotta dalle giornaliste Mariateresa D’Agostino e Mariateresa Ripolo è duplice la vittoria per Gian Marco Griffi che si aggiudica anche il Premio dei lettori del Caffè letterario Mario La Cava, realizzato dallo scultore Tony Custureri.
Il premio speciale “La melagrana” (realizzato dall'artista Rosario La Seta e dall'orafo Aldo Ferraro) è stato invece assegnato a Massimo Onofri, professore ordinario di Letteratura contemporanea all’Università di Sassari e autore di numerose opere di saggistica tra cui: “Storia di Sciascia”, “La ragione in contumacia. La critica militante ai tempi del fondamentalismo”, “Fughe e rincorse. Ancora sul Novecento”, “Isolitudini. Atlante letterario delle isole e dei mari” (in traduzione per la Spagna e per il Sud America).
A sancire la vittoria del romanzo di Griffi, candidato peraltro al Premio Strega 2023, è stata la giuria composta da Renato Parascandolo, già presidente di Rai Trade nonché ideatore di diversi programmi televisivi per la Rai; Paola Radici Colace, autrice di numerosi e importanti saggi in ambito classico; Pierluigi Vaccaneo, direttore della Fondazione Cesare Pavese; Pasquale Blefari, assessore alla cultura del Comune di Bovalino e Domenico Calabria, presidente del Caffè letterario Mario La Cava.
«Quelli arrivati in finale sono stati tre libri completamente diversi, nella struttura, nell’impostazione; ma il bello è proprio questo - ha commentato Domenico Calabria, presidente del Caffè letterario Mario La Cava - non avevano nulla in comune se non il fatto di essere degli ottimi romanzi. Siamo contenti del fatto che quest'anno abbiano partecipato 10 opere di alto valore. Quella di Gian Marco Griffi è una vittoria meritata, il suo libro sta avendo molto successo e gli auguriamo che il Premio Mario La Cava gli porti ancora più fortuna».
Emozione e soddisfazione anche nelle parole di Marianna La Cava, figlia del noto scrittore e presente alla cerimonia di premiazione assieme ai fratelli Rocco e Grazia: «La vita di mio padre non è stata per nulla facile, nella sua vita però ha dato molto alla sua terra e adesso la sua terra lo sta conoscendo e apprezzando sempre di più. Dietro i racconti di mio padre c’è la vita delle persone, in particolare dei più umili, dei più sfortunati. Molto spesso oggigiorno si pensa a vivere in modo superficiale, lui ha saputo cogliere e raccontare con le sue pagine il senso più profondo della vita».