Una storia che racconta un mestiere antico come il mondo che si evolve per non scomparire. Saverio Caracciolo, videoreporter del network LaC ha ottenuto una menzione speciale nell’ambito del prestigioso premio dedicato all’indimenticato Vittorio De Seta, noto regista e sceneggiatore apprezzato a livello globale. Il premio, promosso da Legambiente, è stato tra i momenti più significativi della kermesse dedicata al mondo del cinema e dell’arte, Magna Graecia film festival, in scena a Catanzaro.

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Il pastore anti lupi

Il primo premio è andato a Stefano Sbrulli per il suo “Donde los ninos no suenan” (Dove i bambini non sognano) mentre il professionista vibonese ha conquistato il riconoscimento grazie al lavoro dal titolo “Il pastore anti lupi”. Un corto che ha particolarmente colpito la giuria esaminatrice per la capacità di Caracciolo di «narrare con maestria la storia affascinante di Pietro Orlando, un giovane studente e pastore di capre aspromontane che, grazie alla sua passione per gli animali e alla sua inventiva, ha ideato un innovativo collare "anti lupo" alimentato a batterie solari, con l’obiettivo di difendere il suo gregge, senza azioni cruente nei confronti dei predatori». Per i giudici, l’opera del videoreporter ha la forza di trasportare lo spettatore «nella suggestiva cornice delle campagne di Bova, nella provincia di Reggio Calabria, offrendoci uno sguardo autentico sulla vita di Pietro. Grazie a questa testimonianza – si legge ancora nelle motivazioni - si evidenzia come sia possibile conciliare le necessità degli allevatori con la conservazione delle specie selvatiche, dimostrando che l’equilibrio tra tradizione e innovazione e la coesistenza pacifica, siano obiettivi realizzabili».

Caracciolo: «Emozione indescrivibile»

Nonostante i tanti riconoscimenti già ottenuti in ambito nazionale e internazionale, Caracciolo ha voluto sottolineare il valore del premio ottenuto: «È stata un'emozione indescrivibile salire su quel palco dove, prima di me, hanno sfilato, per essere premiati, registi, attrici e attori, produttori nazionali e internazionali come Marta Savini, Susan Sarandon, Sergio Castellitto, Matteo Garrone, Marco Bocci, Matteo Paolillo, Rocío Munoz Morales, Giovanni Veronesi e Maurizio Nichetti.  Dedico questo premio a Pietro Orlando, il protagonista del documentario, il quale ha saputo inventare, attraverso l'amore, la passione e lo studio, un collare anti lupo per le sue capre aspromontane, facendo anche capire che il lupo non è cattivo e va tutelato e non ucciso, solo perché usa il suo istinto di sopravvivenza. Grazie all'invenzione unica nel mondo, Pietro riesce così a tutelare sia le sue caprette e sia i lupi. Spero che il collare anti lupo sia uno stimolo ed esempio per molti giovani, perché solo attraverso lo studio e l'amore per la propria terra si possono creare cose straordinarie». Un’altra menzione speciale è stata infine assegnata a “Mira-Futuro” di Andrea Ventura Alizzi.