VIDEO | La giovane era sprofondata nell'angoscia dopo la morte del papà, con cui viveva in simbiosi. Ora, grazie a una ritrovata fiducia in sé stessa, ha ultimato e pubblicato il suo primo libro di fiabe
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Martina Iseppetto diventa scrittrice e realizza un piccolo, grande sogno, pubblicando il suo primo libro dal titolo "Le avventura di fata Chiaretta - Storie della buonanotte". Molti ricorderanno la giovane di Praia a Mare, non vedente dalla nascita, per il suo accorato appello lanciato qualche mese fa attraverso il nostro network. Dopo la morte del papà, che era i suoi occhi sul mondo, la giovane si era chiusa in sé stessa, sprofondando nella solitudine. Così si era rivolta al web per cercare nuovi amici. Le sue parole fecero il giro del web e in poche ore ricevette una miriade di inviti da ogni parte della Calabria e richieste di amicizia. «Grazie al vostro aiuto - ci ha detto quando l'abbiamo incontrata di nuovo, due giorni fa - adesso ho più fiducia in me stessa e mi sento più motivata a fare le cose». Una motivazione che l'ha spinta alla stesura della sua prima opera.
Il sostegno della famiglia
Martina, che vive a Praia a Mare, ha compiuto 22 anni qualche giorno fa. Nonostante il dolore per la perdita del padre sia ancora vivo, sta imparando a gestire al meglio la sua vita e a inseguire i sogni, senza autocommiserarsi. «Io vedo con gli occhi del cuore e a volte penso che sia anche meglio, il mondo è così pieno di cattiverie che a volte penso sia meglio non vederle». In questo sua nuova fase esistenziale, c'è come sempre il resto della sua famiglia a indicarle la strada. «In particolare, voglio ringraziare mio cognato Mark, che si è occupato della parte della stampa, e oltretutto mi sta facendo da padre, cerca di darmi dei consigli e di farmi tornare il sorriso».
Un'eterna Peter Pan
Il libro di Martina è una raccolta di fiabe, diviso in cinque capitoli, che prende ispirazione da Chiara, una giovane youtuber appassionata e collezionista di bambole reborn. Il loro incontro è avvenuto su Instagram e da quel momento i loro destini si sono intrecciati. Martina ha cercato di dare vita a quelle bambole inanimate, immaginando per ognuna di loro una storia possibile. «Io voglio vivere come un'eterna Peter Pan - ha specificato la giovane -, avrei potuto scrivere un giallo, un romanzo, e invece no, ho scelto un libro per bambini perché io stessa voglio rimanere bambina e aiutare gli altri».