Ha fatto tappa a Polistena la presentazione del libro Storia dell’antindrangheta, scritto dal giornalista Danilo Chirico con la prefazione dello storico Enzo Ciconte. Nell’ambito delle iniziative chiamate “Conversazioni al tramonto”, organizzate dagli animatori del Centro polivalente padre Pino Puglisi e da Libera, l’autore ha fatto il punto su «un movimento che per la prima volta ha la sua storia, in una regione spesso bistrattata che ha avuto difficoltà a far conoscere le tante esperienze di resistenza». Un cono d’ombra che il libro, edito dalla Rubbettino, contribuisce a dissolvere a partire dalle testimonianze personali dell’autore e dalle sue ricerche.

«La Calabria – ha detto Chirico - deve riscoprire l’orgoglio di avere avuto stagioni di lotta che in qualche caso, in alcuni territori, stavano rendendo possibile la vittoria sulla ‘ndrangheta, comunque esempi di figure e collettivi che sempre si sono mossi prima delle istituzioni e della magistratura nella individuazione del nemico da combattere».

Una forte capacità di vigilanza, dunque, descritta in quella che Chirico chiama «antindrangheta popolare che si mobilitava a partire dalla difesa del lavoro e dei diritti, leva politica e culturale che oggi bisognerebbe riscoprire per una antimafia che ha bisogno di nuova linfa». L’autore nel testo dedica diverse pagine anche alle «ombre» dei mari gruppi impegnati sul fronte antimafia calabrese e, dialogando con il referente di Libera, don Pino Demasi e con il giornalista Francesco Donnici, ha definito «politico l’apporto che oggi il movimento deve dare, anticipando cioè il sistema dei partiti».