Il messaggio di Resurrezione, la corsa di San Giovanni, l’incontro tra la Madonna vestita a lutto e Gesù. Poi il velo nero che cade, l’urlo di giubilo, gli applausi commossi e le lacrime dei fedeli
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Oltre 10mila persone hanno partecipato alla tradizionale Affruntata, la rappresentazione religiosa che si svolge ogni anno nel giorno di Pasqua. E' il momento più atteso della Pasqua vibonese che richiama ogni anno folle di fedeli e spettatori. Un fiume di persone ha invaso Corso Vittorio Emanuele III. Una produzione culturale, non una rappresentazione teatrale. Un appuntamento senza tempo con la fede: il messaggio di Resurrezione, la corsa di San Giovanni, l’incontro tra la Madonna vestita a lutto e Gesù. Poi il velo nero che cade, l’urlo di giubilo, gli applausi commossi e le lacrime dei fedeli. L’Affruntata è stata curata, come da tradizione, dall’Arciconfraternita del Rosario e si è confermata uno degli eventi religiosi più attesi del comprensorio vibonese. Un’emozione fortissima per i fedeli, alcuni rientrati in città proprio in occasione delle festività pasquali, che hanno potuto così riappropriarsi di una delle pagine più suggestive delle tradizioni cittadine. Prima dell'uscita delle statue si è svolta nella chiesa dell'arciconfraternita Maria SS. Del Rosario la santa messa celebrata da don Filippo Ramondino che ha esortato i fedeli a diffondere il messaggio della pace tutti i giorni.
Quindi l'uscita delle tre statue, la Madonna avvolta da un mantello nero, il Risorto e San Giovanni che con un andamento crescente inizia il percorso rituale facendo da spola tra l’Addolorata e il Risorto. Il messaggero della Resurrezione corre avanti e indietro tra la folla e con non poca fatica riesce a favorire l’incontro tra madre e figlio. Secondo la tradizione, la Madonna stenta a credere per ben due volte alla Resurrezione di Gesù. Solo al terzo annuncio si convince e decisa segue San Giovanni. Entrambi corrono verso l’incontro con Cristo risorto. Quando le statue raggiungono il medesimo punto, il velo del lutto viene tolto dall’effigie della Madonna. La non riuscita della “svelata” in tempi antichi veniva interpretata come cattivo segno per la comunità. L’Affrontata tuttavia non è solo un evento di religiosità popolare. Era ed è un contenitore di simboli e messaggi per comunicare la salvezza di Cristo, andando oltre la parola. Un lungo applauso e lacrime di gioia nel momento dell'incontro.