È uno dei 13 nuovi super direttori di altrettante importanti realtà culturali italiane, scelti da una commissione internazionale e nominati dal ministro Franceschini. Per Sibari prevista maggiore autonomia e un finanziamento di 3 milioni
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È Filippo Demma, il nuovo direttore del Parco Archeologico di Sibari. Archeologo del Mibact con responsabilità direttive presso il Parco Archeologico dei Campi Flegrei è stato scelto dal ministro Franceschini per dare al sito magnogreco di Sibari l’autonomia necessaria per «rilanciare il museo ed il parco archeologico», che oltre alla sua attività di tutela da oggi potrà guardare alla sua completa «valorizzazione». Il sottosegretario al Ministero per i beni e le attività culturali, Anna Laura Orrico, commenta così la nomina avvenuta stamane, mentre era in visita a Castrovillari per sostenere il candidato sindaco del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Campanella.
Scelto da una commissione internazionale
Profilo di grande competenza anche a livello internazionale e con curriculum di prestigio Demma è tra i tredici nuovi direttori scelti dal Ministero per guidare altrettanti istituti culturali, selezionato da una commissione presieduta dal direttore del museo Egizio di Torino e composta dai direttori della National Gallery di Londra, del Prado di Madrid e da esperti di chiara fama che li ha scelti tra le 425 candidature arrivate per coprire i ruoli di responsabilità del panorama culturale italiano.
Una selezione frutto di un «accurato e scrupoloso lavoro di valutazione – ha dichiarato il ministro Franceschini - effettuato da una commissione di alto livello scientifico che ringrazio pubblicamente per il grande lavoro svolto in questi mesi. Un metodo innovativo che sta contribuendo con successo alla modernizzazione del sistema museale nazionale».
Il curriculum di Demma
Nel curriculum di Filippo Demma una lunga collaborazione con il Mibact ma anche la direzione scientifica del museo della Media Valle del Liri, il ruolo di vicedirezione del Museo Archeologico statale di Ascoli Piceno e la direzione del museo e dell’ufficio scavi della città marchigiana, ma anche il ruolo di direttore dell’area archeologica di Liternum in Campania. Ampia la sua esperienza nell’allestimento di musei e mostre ed esposizioni temporanee così come nel campo del restauro e la valorizzazione di siti italiani.
In arrivo 3 milioni per la messa in sicurezza del Parco
La nomina del nuovo direttore dell’importante parco e museo archeologico di Sibari si inquadra in una strategia più ampia di rilancio e valorizzazione dell’area, ha ricordato la Orrico. Lei stessa ha chiesto al ministro Franceschini di «inserire Sibari tra i grandi progetti strategici sui beni culturali e da qui – ha ricordato durante il suo tour castrovillarese - è nato un finanziamento di 3 milioni di euro che presto verrà erogato per la messa in sicurezza del parco archeologico che non dispone di una recinzione, di un sistema di illuminazione notturna e un sistema di video sorveglianza» così come andrà risolto «l’annoso problema del drenaggio delle acque perché il sistema attivato fino ad oggi non ha ben funzionato in diverse circostanze».
Con questo corposo finanziamento, inoltre, si attiveranno tutti i servizi che fanno da corollario al parco: dal book shop, alla caffetteria, ai servizi di ristorazione e che permettano di ospitare nell’area archeologica eventi concertistici e di spettacolo teatrale.
Gli altri super direttori
Gli altri 12 direttori nominati dal Ministero riguardano la Galleria Borghese, affidata a Francesca Cappelletti, e poi Stéphane Verger al Museo Nazionale Romano (articolato nelle sue quattro sedi di Palazzo Massimo, Terme di Diocleziano, Palazzo Altemps e Crypta Balbi), Edith Gabrielli al Vittoriano e Palazzo Venezia, Antonella Cucciniello alla Biblioteca e Complesso monumentale dei Girolamini di Napoli, Luigi Gallo alla Galleria nazionale delle Marche di Urbino, Francesco Muscolino al Museo archeologico nazionale di Cagliari, Maria Grazia Filetici al Museo nazionale d’Abruzzo dell’Aquila, Annamaria Mauro al Museo nazionale di Matera, Stefano L’Occaso al Palazzo Ducale di Mantova, Mario Epifani al Palazzo Reale di Napoli, Alessandro D’Alessio al Parco archeologico di Ostia antica e Maria Luisa Pacelli alla Pinacoteca nazionale di Bologna.