L'artista che ha lavorato con i più importanti registi italiani racconta dell'ultimo film Volevo nascondermi e del suo rapporto speciale con la nostra regione
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Ha recitato al fianco di Elio Germano nel film “Volevo nascondermi”, in uscita alla fine di febbraio.
Paola Lavini è attrice, cantante e performer di musical emiliana che da sempre ha un legame speciale con la Calabria. Si afferma nel panorama della cinematografia con alcuni dei più importanti registi che l'Italia vanta nel mondo, tra cui Francesco Munzi in “Anime nere”, Alice Rohrwacher in “Corpo celeste”, Marco Pontecorvo in “Tempo instabile con probabili schiarite” con John Turturro e, ancora, Marco Tullio Giordana in “Sanguepazzo”, Pupi Avati, Marco Bellocchio e Michael Radford. Dopo “Anime nere”, “Gente di mare”, “La squadra”, “Non uccidere” e la serie pluripremiata “Il miracolo” , un progetto di Niccolò Ammaniti, più recentemente gira “Cetto c'è, senzadubbiamente”, di Antonio Albanese e grande incasso del 2019. Viene diretta da Giorgio Diritti nel film “Volevo nascondermi' sulla storia del pittore Antonio Ligabue, che esce nelle sale il 27 febbraio 2020 ed è in concorso alla 70esima Berlinale. Il cinema la chiama ancora per il progetto internazionale “The Big other” con la regia di Jan Schomburg.
Ci racconta com’è stato interpretare Pina nel film “Volevo nascondermi”?
«”La Pina”... Donna emiliana, ed è per questo aggiungo l'articolo. È stato bello essere diretta da Giorgio Diritti e confrontarsi con Elio Germano. Due artisti che amano la verità. Li seguo entrambi da molto tempo. Abbiamo tante similitudini... Anche nella vita, secondo me. Mi sono... Data. Mi sono divertita».
E il suo rapporto con Elio Germano?
«Elio è vero, professionale. Bravo. Intenso. Di più. Sul set era molto concentrato in questo ruolo così importante, faticoso, che gli richiedeva davvero tanto lavoro. Fuori... Elio sta bene con tutti. Lo si ama. Io lo stimo molto».
Lei ha un legame molto profondo con la Calabria…
«Profondissimo. Ho pure parenti a Palmi. Ci ho fatto un 'accademia. Ho avuto uno ' zito' (un fidanzato). Ci ho girato film importantissimi per il mio percorso artistico con Alice Rohrwacher, Francesco Munzi. Adesso ho tanti amici in Calabria».
Non a caso, in film e fiction, ha interpretato donne del Sud, riprendendone l’accento
«Si... Sugnu riggitana inside. Sono ' riggitana' ( traduzione : 'di Reggio Calabria' ) dentro. Il dialetto ormai è mio».
A cosa stava lavorando prima dello stop forzato per l’emergenza coronavirus?
«Ho appena finito di girare un altro film importante: 'Anima bella" di Dario Albertini. È in post-produzione un film girato in Tunisia con Claudia Cardinale' L'isola del perdono'?
E in Calabria quando prevede di tornare?
«Quest'estate? Spero. Amo tanto la costa calabrese. Mi invitate?»
Paola Lavini ha vinto premi con il film “Terra bruciata” di Luca Gianfrancesco e nel 2018 vince il premio miglior attrice italiana al Ferrara Film Festival. Vanta collaborazioni canore col Maestro Vince Tempera e con un'orchestra di artisti di tutto il mediterraneo, sul tema dell'integrazione e della pace, esprimendosi in varie lingue.