VIDEO | Terminate le procedure con cui il Comune è entrato in possesso dell'antica struttura nella periferia sud, tra le cui mura è stata allestita l'esposizione permanente che racconta attraverso oggetti e biografie l'identità locale
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Allestito tra le mura del complesso monumentale, in stanze che hanno ospitato persino il giaciglio di Riccardo Cuor di Leone al tempo delle Crociate, è stato inaugurato a Badia, nella periferia rurale a sud di Paola, il museo della memoria che il Rotary Club ha consegnato alla collettività, un percorso che fa toccare con mano le radici dell’identità locale, ricostruita con racconti minuziosi dei vari periodi storici, e resa tangibile negli oggetti e nelle biografie di quanti l’hanno incarnata diventando un esempio.
Celere, l’iter burocratico seguito per realizzare l’installazione permanente, è stato propiziato dalle interlocuzioni istituzionali tra comune, agenzia del demanio e ministero, i cui referenti – presenti all’inaugurazione – si sono detti persino sorpresi delle tempistiche di realizzazione.
Intensa l’atmosfera respirata tra i corridoi e i saloni del quasi millenario edificio, adesso arricchiti con l’esposizione di documenti e didascalie esplicative per ogni reperto, molti dei quali oggetti non più d’uso comune che, messi nelle mani giuste, hanno contribuito a rendere Paola una delle città più moderne del tirreno cosentino ai tempi del boom economico e nei periodi successivi.
Tra personalità di spicco della comunità, veri e propri trascinatori del buon nome della città dentro ed oltre i confini (anche provinciali e regionali), viaggi nel tempo fino agli albori della stessa Badia, installazioni multimediali e vessilli di evi che vanno ben oltre il passato remoto, la mostra si propone di tenere accesa la fiamma dell’identità locale, vero e proprio grimaldello sul quale fondare un’idea di rilancio duratura nel tempo.
Con ovvia soddisfazione, i patrocinatori burocratici dell’iniziativa, si sono alternati al microfono delle presentazioni, dove oltre alla fautrice più partecipe dell’inaugurazione – vale a dire la vicesindaco Maria Pia Serranò, che tanto si è spesa per dar seguito al progetto partito sotto le insegne dell’amministrazione precedente e con il fondamentale apporto del movimento d’opposizione “Rete dei beni comuni” e di Pino Perrotta per conto del Rotary, riusciti a sventare addirittura la paventata compravendita del bene culturale – hanno preso la parola anche il direttore regionale per la Calabria dell’Agenzia del demanio, Vittorio Vannini che (come accadde lo scorso dicembre, in occasione della cerimonia di donazione del bene culturale) ha ribadito che verranno eseguiti periodici controlli per verificare l’andamento dell’iniziativa, e la funzionaria del Ministero della Cultura, Maria Mallemace che, sebbene subentrata nel ruolo da poco tempo, ha rivolto elogi a tutti coloro che hanno reso aperta al pubblico la mostra.
Appaiata all’installazione rotariana, anche una mostra sui briganti dell’associazione “Antico borgo di Badia”, con cui è ricostruita la storia di un fenomeno che ha caratterizzato il periodo risorgimentale della Calabria.
Felice infine il sindaco, Giovanni Politano, che ringraziando il Rotary Club per la qualità della proposta offerta, si è detto sicuro che grazie a simili iniziative la città di Paola potrà tornare ad interpretare un ruolo primario nello scacchiere provinciale e, soprattutto, sul tirreno cosentino.