VIDEO | Alla presenza dei vertici dell’Agenzia del Demanio e dell’amministrazione comunale, è stato firmato l’accordo per il passaggio di consegne del bene culturale di Badia, adesso pienamente nella disponibilità della comunità paolana
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Quella del complesso monastico di Badia, monumento situato a confine tra i comuni di Paola e San Lucido, comunemente noto col nome di “Badia Luta” o “Santa Maria di Valle Josaphat”, è una storia che affonda nei secoli.
Sicuramente tra i primi insediamenti religiosi del tirreno cosentino, il romitorio è stato anche visitato da Riccardo Cuor di Leone che, di passaggio per raggiungere la Terra Santa, vi trascorse una notte prima di riprendere il suo viaggio.
Per quanto concerne invece gli aspetti legati alla burocrazia, v’è da dire che i primi dati ufficiali risalgono al 1921, quando per 300mila lire il fondo rustico è stato acquistato dall’Azienda Speciale del Demanio Forestale di Stato che, da allora (e fino a ieri) ne è stato il proprietario esclusivo.
Malgrado le tante iniziative poste in essere al suo interno - basti pensare all’affidamento, in sub-comodato d’uso gratuito, ad un’associazione di volontariato (Auser) che ne ha fatto un rinomato centro culturale e didattico, o al progetto “Agricolonia” che vede impegnati anche i detenuti della locale casa circondariale - la Badia è stata in predicato di essere alienata dal Demanio, rischiando di poter finire in mano privata.
Per questa ragione, qualche anno fa, il movimento Rete dei Beni Comuni - che già all’epoca occupava un posto di rilievo nell’aula consiliare, così come accade oggi col capogruppo Andrea Signorelli – ha presentato un’interrogazione a risposta scritta, per sollecitare il comune di Paola a procedere nel verso di un’acquisizione che dal primo dicembre di quest’anno è diventata realtà.
Senza il fondamentale apporto di questa forza consiliare, probabilmente oggi si parlerebbe dell’ennesimo caso di “spoliazione”, di privatizzazione di un bene che anche la precedente amministrazione comunale – poi fulminata sulla via di Damasco – aveva quasi dato per perso. Considerata l’insistenza della forza di opposizione, supportata nell’opera dall’ex primario di cardiologia Pino Perrotta, gli ex inquilini del Sant’Agostino si convinsero a dare avvio all’iter di acquisizione dall’Agenzia del Demanio.
Di seguito i passi compiuti dal movimento (e poi dall’amministrazione guidata da Roberto Perrotta) per raggiungere il risultato: 25.06.2018 Accesso agli atti presso MIBAC Calabria; 06.2018-01.2019 Incontri e sopralluoghi vari tra associazioni, Comune di Paola e Agenzia del Demanio presso Badia; 03-02.2019 Appello alla Sen. Margherita Corrado per evitare l'alienazione del monumento (componente Comm. Cultura al Senato); 04.02.2019 Sopralluogo presso la Badia unitamente alla Sen. Corrado; 04.02.2019 Conferenza stampa; 13.03.2019 Interrogazione a risposta scritta indirizzata alla Regione Calabria a firma del consigliere Regionale Giuseppe Aieta; 27.03.2019 Ricezione Risposta interrogazione regionale; 10.08.2019 Apposizione sigilli e sollecito intervento per avvio iter di acquisizione al patrimonio comunale a firma della Consigliera Giuliana Cassano; 12.08.2019 Incontro promosso dalla Cons. Cassano presso la Caserma dei Carabinieri forestali di Cosenza (all'epoca detentori di Badia); 08.2019-09.2019 Iniziative varie presso Badia per scongiurare l'alienazione a cura delle associazioni di volontariato; 12.08.2019 Interrogazione a risposta scritta a firma della Cons. Cassano e inoltrata al Sindaco di Paola per l'acquisizione di Badia al patrimonio comunale; 21.08.2019 Iniziativa di Piazza; 08.10.2019 Lettera aperta indirizzata ai Consiglieri Comunali a firma del Portavoce RBC, Andrea Signorelli; 18.11.2019 Richiesta concessione complesso abbadiale per finalità di interesse pubblico ex art. 11 del D.P.R. n. 296/2055; 2020-2022 Iter di acquisizione di Badia al patrimonio comunale a cura del Comune di Paola; 19.08.2022 Proposta di progetto a firma del Consigliere Andrea Signorelli per un uso partecipato e collettivo del complesso abbadiale (Accademia di Santa Maria della Valle di Josaphat); 01.12.2022 Perfezionamento acquisizione di Badia al patrimonio comunale a cura del Comune di Paola.
Con ovvia soddisfazione, l’attuale sindaco di Paola – per l’occasione accompagnato da consiglieri comunali e componenti dell’esecutivo – ha accolto la consegna delle chiavi da parte del Direttore Regionale per la Calabria dell’Agenzia del Demanio, Vittorio Vannini, il quale ha precisato – però – che in caso di mancato rispetto degli accordi stipulati, il bene potrebbe essere nuovamente riacquisito. Un’eventualità che il primo cittadino, Giovanni Politano, ha escluso a priori «perché ora Badia – ha detto nel corso della cerimonia che ha preceduto la visita guidata all’interno della struttura – è di tutti i paolani e sapremo valorizzarla al meglio».