VIDEO | A Vibo Valentia un flash mob per sensibilizzare sulle difficoltà che affrontano i genitori non collocatari. Nello specifico, contestano un sistema che non assicura pari opportunità nei tempi del contatto con i figli
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Tornano in piazza i genitori non collocatari, ovvero quei padri separati che contestano un sistema che non assicura pari opportunità nei tempi del contatto con i figli. A Vibo Valentia, dopo la recente manifestazione davanti al Tribunale, il Movimento per l’uguaglianza genitoriale - promossa dalla legge che parla appunto di affido condiviso – ha fatto il bis, con un flash mob partendo da un grido d’allarme serio.
«Il 30 % dei genitori non collocatari – spiega Giuseppe Costa – dopo 5 anni perde il contatto con i figli».
Campagna informativa svoltasi in 10 piazze italiane, ma anche occasione per ascoltare storie di personale frustrazione di chi – ad esempio – non è destinatario di alcuna comunicazione dalla scuola in occasione degli incontri periodici fatti sull’andamento dello studio.
Nel contesto vibonese Il Movimento – che ha ottenuto il sostegno della Lega a fare in modo che uno dei punti del contratto del precedente governo venga rispettato – si sta battendo per l’istituzione di un registro della bigenitorialità e di un Garante, coinvolgendo nella mobilitazione quanti più consigli comunali possibile.