Verrà inaugurata il 20 dicembre e sarà visitabile fino al 7 gennaio. Il pezzo di punta un mantello che vuole omaggiare il Santo a cui è dedicato l’edificio religioso, realizzato con pezzi di stoffa donati dagli stessi abitanti
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“Novum pallium Martino, Amoris bellatori”, è il titolo della personale dell’artista Antonio Pugliese che sarà inaugurata giorno 20 dicembre presso la Chiesa di San Martino di Nocera Terinese, nel Catanzarese. Per l’occasione saranno esposte undici opere tra pittura, ceramiche e installazioni, concepite proprio in funzione dello spazio espositivo. La mostra voluta dall’amministrazione comunale di Nocera Terinese in collaborazione con la Pro Loco Ligea resterà aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2025.
Le opere in mostra nascono con l’intento di instaurare uno stretto dialogo con la sacralità del luogo. Campane, candelabri, acquasantiera, incenso e altro sono i soggetti/oggetti reinterpretati che tornano a esistere attraverso un processo di ricollocazione e trasfigurazione all’interno della chiesa. Una delle opere dal titolo “Artista in attesa di stella cadente”, è un chiaro riferimento alle tante stelle che decorano i soffitti di molte chiese, come la famosa cappella degli Scrovegni a Padova.
Per l’occasione è stato pubblicato un catalogo che porta il testo critico di Enrico Mascelloni il quale scrive: «Allo stesso universo culturale è legato (Gassho) che va tradotto in mani giunte, in Giappone simbolo di rispetto, e nell’iconografia cristiana riferibile piuttosto all’atto della preghiera. A tal proposito una mostra del 2008 non si intitolava soltanto “svuotare e sottrarre” ma anche “pregare”».
L’opera che però sintetizza gli intenti di questa mostra è “Novum Pallium”: un mantello realizzato con multicolori pezzi di stoffa, richiesti dall’artista agli abitanti di Nocera Terinese. Si tratta evidentemente di rendere omaggio a San Martino. Ma si tratta anche di trasformare l’intera opera allestita nella chiesa di San Martino nel centro di gravità di un lavoro più che trentennale, in cui s’incrociano le molteplici ricorrenze del suo linguaggio artistico. In fondo l’intera mostra diventa un mantello di San Martino da condividere con gli abitanti di Nocera Terinese e con chiunque altro entrerà nella chiesa, trattandosi di un’opera con cui proteggersi dai rigori della banalità contemporanea, spogliando il linguaggio per rivestirlo all’insegna della sorpresa.
Antonio Pugliese è nato a Nicastro, ora Lamezia Terme, il 21 febbraio 1959. Negli anni ha affiancato al ruolo di artista anche quello di curatore promuovendo importanti progetti e mostre nonché l’apertura di spazi espositivi. Personalità eclettica, il suo lavoro spazia dalla pittura alla scultura, dalla ceramica al design.. Nel suo percorso artistico ha avuto modo di interagire con maestri quali Mimmo Rotella e Angelo Savelli. Nel 2003 è stato invitato alla “XIV Quadriennale d’Arte di Roma e nel 2011 alla 54° Biennale d’Arte di Venezia. È direttore artistico del centro d’arte Sukiya. Hanno scritto del suo lavoro importanti critici tra cui: Massimo Bignardi, Vitaldo Conte, Ivana D’Agostino,Francesco Gallo, Gianfranco Labrosciano, Sandro Lorenzini, Teresa Macrì, Enrico Mascelloni, Marco Meneguzzo, Antonello Rubini, Barbara Tosi, Angela Sanna, Tonino Sicoli, Domenico De Martino. Sue opere si trovano in musei, collezioni pubbliche e private.