Nella tarda serata di ieri, a poco meno di 48 ore dall’inaugurazione dell’importante presidio culturale di Locri, sono arrivati a Palazzo Nieddu del Rio meno del 50% dei reperti previsti dal progetto scientifico.

 

Di fronte a tale atteggiamento esplode la rabbia del sindaco Giovanni Calabrese, il quale senza mezzi termini punta il dito contro il direttore Malacrino: «Prendiamo atto dell’inadeguatezza di Malacrino - tuona il primo cittadino - e per questo ne ho chiesta l’immediata rimozione. In ogni caso, anche se alcune vetrine rimarranno vuote, il Museo di Palazzo Nieddu il 7 aprile vedrà ugualmente il taglio del nastro, e sarà in ogni caso un giorno di festa per Locri e la Locride».

 

Per il sindaco di Locri, la formula del “prestito a tempo” è una soluzione sbagliata, in quanto «i reperti collocati oggi a Palazzo Nieddu, hanno fatto un viaggio di definitivo ritorno a Locri, che rappresenta la sede naturale rispetto alla loro appartenenza» ritenendo «inaccettabile che i reperti locresi continuino ad essere custoditi ancora oggi a Reggio Calabria e non a Locri».