Lo scopo del protocollo di intesa è anche di favorire richieste di concessione di materiali archeologici per progetti espositivi promossi da pubblici o provati
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Lo scopo è quello di far decollare i Musei ed i Parchi Archeologici della Calabria. A tal proposito è stata stipulata un’intesa tra la Direzione regionale Musei Calabria del MiC e le Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Cosenza; Crotone e Catanzaro; Città Metropolitana di Reggio Calabria e provincia di Vibo Valentia. Gli enti si sono accordati per meglio valorizzare, promuovere e custodire i reperti emersi dalle antiche città della Magna Grecia.
Filippo Demma, direttore ad interim della Drm Calabria, ed i soprintendenti Stefania Argenti (Sabap Kr-Cz), Paola Aurino (Sabap Cs) e Fabrizio Sudano (Sabap RC-VV) hanno firmato un Protocollo che, è scritto in una nota, «è il primo esempio in Italia di collaborazione diretta tra una Direzione regionale Musei, incaricata prevalentemente di valorizzare i siti di pertinenza statale, e le Soprintendenze territoriali, il cui campo d'azione riguarda prevalentemente la tutela dei Beni Culturali. L'intesa nasce dalla convinzione che il patrimonio archeologico della Calabria, in qualunque posto esso sia custodito e da chiunque sia gestito, è parte indistinta della memoria e della storia della ricerca archeologica dello Stato e che per questo motivo ne vada ricercata la gestione migliore e più unitaria possibile».
Visto il crescente ruolo strategico dei Beni Culturali nelle politiche di rilancio del Paese, «intendiamo favorire processi e programmi comuni di tutela, ricerca e valorizzazione del patrimonio culturale per promuovere uno sviluppo sostenibile e un riequilibrio sociale nei territori» ha sottolineato Demma. «Gli straordinari contesti archeologici custoditi presso tutti i depositi statali potranno essere restaurati, studiati e valorizzati in chiave sistemica» ribadiscono dalle Soprintendenze. L'accordo, inoltre, disegna un ruolo per la Direzione dei Musei Statali della Regione anche nella valutazione delle richieste di concessione di materiali archeologici di proprietà dello Stato per progetti espositivi presentati da Enti Pubblici o da privati, in maniera da assicurare una stretta aderenza dei nuovi musei ai più moderni criteri museologici e museografici ed agli standard minimi di qualità previsti dal Sistema museale nazionale.