"Sciunnate 'se manu!". "Sciogliti queste mani" è l'accorata invocazione con la quale confidenzialmente gli abitanti di Mesoraca si rivolgono al Santissimo Ecce Homo, venerato nel Santuario cittadino dal 1630. Una giaculatoria con la quale il popolo mesorachese chiede all'Uomo-Dio, piagato dall'umana ferocia, di intervenire nelle vicissitudini della vita con la stessa fiducia con la quale i loro avi a Lui ricorsero nelle traversie e negli eventi dolorosi del passato.

Il Convento francescano, polmone di spiritualità, conserva preziose opere architettoniche tra cui il pregevole chiostro cinquecentesco, e la sontuosa decorazione barocca della chiesa, nella cui cappella, eretta dai marchesi Altemps, è venerato il busto del Cristo Ecce Homo.

L'opera fu scolpita dal celeberrimo frate Umile da Petralia Sottana, autore di appassionati crocifissi intrisi di devotissima emotività. Ai piedi del monte Giove, ove s'innalza imponente il Convento, sorge la cittadina di Mesoraca, di remote origini e sede di un importante feudo, che conserva tracce del suo illustre passato soprattutto nella monumentale chiesa dell'Assunta, detta il Ritiro, esempio spettacoolare dell'arte rococò in Calabria.

Il Sacro in Calabria andrà in onda questa sera alle 21 su LaC Tv, canale 19 del DTT, su LaC Sat, canale 411 TivùSat, sul canale 820 di Sky. La puntata sarà poi disponibile su LaC play.