Nello scenario del salone della chiesa Santi Nicola e Leone di Corigliano, si è svolto ieri un evento letterario di risonanza. Mirco Dondi, acclamato autore, ha presenziato grazie all'iniziativa del Lions Club Arberia e della Mondadori store di Corigliano. Il fulcro della serata è stato il suo ultimo romanzo, "Con i soldi degli altri", un'opera che segna un ritorno trionfale del narratore dopo un decennio dall'esordio con "I malriusciti".

L'autore, in modo incisivo, ha sollevato il velo su uno scandalo finanziario, offrendo non solo una trama avvincente ma anche uno sguardo penetrante sulla società contemporanea, la responsabilità civica e la necessità di un cambiamento culturale. Un invito alla riflessione che ha attraversato le pagine del libro e ha permeato l'intera atmosfera dell'evento, lasciando il pubblico con domande cruciali sulla realtà che li circonda.

Mentre il primo libro narrava le vicende di un gruppo di amici negli anni Ottanta, il nuovo romanzo si concentra sulla contemporaneità, evitando la tentazione di cadere nella saggistica. Il cuore della trama ruota attorno a uno scandalo finanziario, ma ciò che lo rende unico è il modo in cui viene svelato. Non è un'inchiesta giudiziaria a far emergere la truffa, bensì uno show televisivo satirico a cartoni animati. Attraverso questo programma, costruito con le vere voci dei protagonisti, manager e banchieri si ritrovano a confessare le loro malefatte senza filtri, offrendo uno sguardo realistico e immersivo che sconcerta gli spettatori e i diretti interessati.

Il fulcro della narrazione è il comico Gerri Sansa, che, scoprendo l'inganno, decide di rivelare lo scandalo tramite la trasmissione. Ma l'eroismo di Sansa si trasforma in coraggio quando l'azienda e la banca coinvolte nella truffa reagiscono imprigionandolo in un lussuoso hotel francese. Invece di addentrarsi negli aspetti tecnici del crimine finanziario, Dondi sceglie di esplorare le conseguenze sulla vita delle persone coinvolte.

Il romanzo dipinge ritratti memorabili, dalla proprietaria dell'hotel-prigione all'architetto della truffa finanziaria, tutti intrecciati in una trama che si sviluppa in un hotel degli orrori. La tensione cresce quando i personaggi si ritrovano nello stesso luogo, ciascuno con motivazioni diverse, contribuendo a un quadro compositivo ricco di sfumature. Alla fine, ciò che rimane dello scandalo finanziario e del comico sono interrogativi che coinvolgono direttamente il lettore. Il romanzo sfida a riflettere su che tipo di pubblico siamo e quanto siamo influenzati dai media.  

Dondi sulla critica dei media e la responsabilità civica

«È un monito sulla macchina dei media e sui poteri influenti che dettano legge nel nostro sistema. Se rimaniamo passivi, gli eventi ci travolgono. L'invito è a essere attivi, a sentirsi spronati a diventare cittadini migliori e più consapevoli delle nostre scelte. Questo appello non è rivolto solo a me, ma a tutti noi. Sentiamo l'esigenza collettiva di agire, di ritrovare pensieri comuni, di fare rete per contrastare l'individualismo, l'egoismo crescente e la malsana voglia di apparire che ci rende peggiori».

Il professor Dondi, a margine dell’incontro, mette il dito nella piega della società italiana: «Analizzando il mondo della finanza, dei poteri forti e dei media, emergono i legami che fungono da collante. I media, insieme alla magistratura, rappresentano la narrazione del nostro sistema. Il controllo democratico sui media è altrettanto cruciale quanto la democrazia stessa. Attualmente, questo controllo democratico è limitato, e si potrebbe prendere spunto da un progetto degli anni '80, quando si cercava di creare un'emittente privata sotto controllo parlamentare, garantendo un'egida pubblica ma senza limitare la libertà editoriale».

Il libro affronta tematiche importanti, pur essendo di fantasia. Tocca il dominio dei media, la manipolazione attraverso sondaggi apparentemente incontestabili che in realtà sono solo tendenze influenzate. La sfida per un governo degno di questo nome è promulgare leggi che rendano l'editoria più libera, permettendole di sostenersi autonomamente e liberandola dalle influenze esterne. Questo sarebbe un passo cruciale per superare le resistenze e garantire una stampa giornalistica più etica e responsabile.

I Lions Club: «La necessità di un cambiamento culturale»

«Come Lions, abbiamo abbracciato con forza l'opportunità di sponsorizzare questo evento, ritenendo che per trasmettere un messaggio e migliorare la nostra società, sia cruciale investire soprattutto nell'ambito culturale». È quanto ha affermato il presidente del Lions club Arberia Angelo Viteritti secondo il quale il libro del professor Dondi «offre l'occasione perfetta per veicolare questo importante messaggio. Abbiamo deciso di portare avanti con determinazione questo impegno culturale in un contesto in cui l'attenzione per l'aspetto culturale è spesso trascurata. La serata è stata particolarmente significativa, e la partecipazione ha superato le aspettative. Non è comune trovare così tante persone coinvolte in attività di questo genere. La sala era gremita di spettatori interessati e attenti, evidenziando il forte interesse per la tematica del libro. La serata ha colpito profondamente, soprattutto per la partecipazione attiva del pubblico. Questo tipo di eventi di solito non attira un numero così consistente di partecipanti, ma questa volta la sala era piena di persone molto interessate. La tematica del libro, che affronta questioni legate alla finanza e a temi attuali, ha catturato l'attenzione di tutti noi. Questi momenti contribuiscono significativamente al nostro impegno nel promuovere la cultura e stimolare riflessioni importanti nella società, che non sempre presta la giusta attenzione a tali tematiche».