Dopo trent’anni dal suo ultimo concerto in Calabria, Maurizio Mastrini tornerà ad esibirsi con tre concerti il 24, 25 e 26 settembre nella punta dell'Italia. L’ultimo concerto tenutosi a Diamante, vedeva il pianista Mastrini ancora agli albori della sua carriera. A distanza di molti anni, è pronto ad esibirsi nuovamente questa volta nelle vesti di una vera star cosi è definito dalla critica. I tre concerti sono organizzati dall’associazione A.M.A. Calabria che ha una capillare organizzazione di concerti musicali nella regione.

Di fatti, Maurizio Mastrini è riconosciuto dai critici come uno dei maggiori pianisti e compositori a livello internazionale e in queste tre date presenterà “Lockdown”, il nuovo lavoro discografico ideato e nato a seguito dl periodo di pandemia vissuto.

 “Lockdown” come detto, è l’ultimo album pubblicato da Mastrini, nel quale possiamo trovare una musica colma di emozioni contrastanti: dalla tristezza caratterizzante il periodo vissuto e le perdite subite, alla gioia di vivere e di celebrare la vita, il prossimo e ciò che siamo, come evocano le composizioni di “Tristesse” e “Love”.

Nello stesso album trovano spazio una rilettura pianistica di Perfect di Ed Sheeran, il dinamismo e virtuosismo di Galop che descrive una corsa al galoppo su un purosangue, la passione “pulita” di un amore con “Girasoli”, le fiabesche note di “come una favola”, e il sentimentale Ferzan, singolo minimal dedicato al regista turco Özpetek e tante altre sorprese saranno riservate agli ascoltatori. Quello di ‘Lockdown’, è un ambiente raccolto, intimo e familiare, caratterizzato da un’ambientazione quasi eremitica.

Chi è Maurizio Mastrini

Mastrini è nato in Umbria ed è qui che si è diplomato al conservatorio F. Morlacchi di Perugia. Appassionato al mondo musicale fin da bambino, all’età di 8-9 anni suonava una batteria costruita home-made con fusti vuoti di vernice nell’officina di fabbro del padre vive in un eremo lontano dal vortice della frenesia della vita quotidiana dove trova ispirazioni per le sue composizioni.

Definito dalla critica “Il fenomeno”, un ibrido tra genialità e pazzia, vince da subito concorsi a livello nazionale e internazionale e inizia le sue tournées in diverse nazioni, tra cui la Danimarca, la Francia, la Turchia, l’Inghilterra, l’Islanda, l’Olanda e gli USA ad arrivare a toccare con la sua musica tutti i continenti, tanto da raggiungere negli ultimi anni i quasi 750 concerti. Un’impronta particolarmente significativa nella sua carriera la lasciano alcuni dei suoi insegnanti, come il M° Vincenzo Vitale, Don Mario Venturi e Wjnand Van de Pol.

Mastrini ama portare la sua musica in giro per il mondo e la sua passione più grande è suonare immerso in contesti naturali, basti pensare che ha portato il suo pianoforte a Dubai, nel deserto di Abu Dhabi, sull’Etna in eruzione, nella Valle dei Templi di Agrigento, durante una nevicata a Folgaria di Trento e davanti la Grande Muraglia cinese.

In ambito internazionale spicca la sua sperimentazione della musica al contrario con la realizzazione del primo album “Il Mio Mondo al Contrario”, di fatti la peculiarità di questo artista è la sua capacità di suonare al contrario, ovvero di leggere i brani classici iniziando a suonarli dall’ultima nota dello spartito. Oltre a ciò, il M° Maurizio Mastrini si presenta con i capelli rasta e  si distingue per suonare a piedi scalzi e quando gli si chiede il perchè afferma: "Il pianoforte è fatto anche di pedali e i suoni si calibrano meglio suonando scalzi. Portare calzature è come dire di indossare guanti usando la tastiera".

Negli ultimi dieci anni, il maestro Mastrini ha presentato oltre dieci dischi, e dopo l’assenza degli ultimi tre anni, torna in scena con questo nuovo album e oltre 28milioni di visualizzazioni su Spotify.