«Quella di Matera Capitale europea della cultura è stata una lunga marcia lievitata nel cuore e nel fermento della gente materana che non si è fermata una attimo, che ha creduto in questo grande progetto e alla fine ha raggiunto quell’obiettivo che, probabilmente, è il più importante della storia contemporanea, per la Città e per l’intero Meridione». Sta tutta qui la sintesi della lectio magistralis che il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, ha tenuto ieri nel contesto della Sala Rossa “Giovanni Sapia” di Palazzo San Bernardino nel centro storico di Rossano. Un rapporto, quello tra il primo cittadino della Città dei Sassi e la culla della cultura bizantina calabrese, che si è ormai solidificata nel tempo attraverso un rapporto istituzionale intrapreso ormai da anni.

«Siamo illuminati dalla luce della cultura»

L’intervento di De Ruggieri è stato un tratto di matita continuo e non uniforme tra le trame della storia, del tempo e dell’identità. «Anche Corigliano-Rossano come del resto tutta la Calabria del Nord Est sono i territori prossimi a Matera e non vedo perché anche quest’area non debba prendere la luce che oggi irradia la Capitale europea della Cultura». Parla di luce, De Ruggieri, e non di riflessi. «La luce della cultura – precisa – e dell’esperienza. In questi mesi – aggiunge – non sto girando il Sud a caso bensì per portare un messaggio a tutte le aree del Mezzogiorno che è quello della speranza. Noto, non di rado, che noi meridionali abbiamo la pessima abitudine di alzare le barricate, di arroccarci attorno ai nostri campanili. E questo è così da sempre ed in parte questa situazione ha fatto sì che si sviluppassero e solidificassero radici e identitaà. Oggi, però, nel mondo globale bisogna cambiare. È necessario mettere a sistema il nostro patrimonio culturale e identitario, è bisogna essere capaci di venderlo. Anche così è nata la leggenda Matera, un luogo dove l’uomo vive ininterrottamente da 8mila anni e ha prodotto storia. Quella stessa storia che oggi abbiamo messo sul mercato del turismo e della cultura. E perché, allora, non fate così anche voi?»

Intanto è nato il nuovo brand di comunicazione turistica

Insomma, una lezione vera ma anche uno sprone e una provocazione alla gente di Calabria, dove la storia e la memoria si respirano in ogni dove ma che ancora non si ha la capacità di “vendere” e promuovere. In questo senso, però, proprio a Corigliano-Rossano Città d’Arte e Città del Codex è nata una nuova iniziativa di marketing, tenuta a battesimo proprio dal sindaco de Ruggieri, insieme al Commissario prefettizio Domenico Bagnato.

Proprio ieri, infatti, ai margini dell’intervista al sindaco di Matera è stato inaugurato il brand di comunicazione turistica e culturale ideato, progettato e donato alla Città dal responsabile comunicazione strategica dell’Ente Lenin Montesanto e realizzato dall’agenzia grafica Eurografic. Di colore porpora, richiama la cromia delle preziose pagine del Codex; il font è il Palatino, carattere molto usato in ambito informatico, così denominato in onore del rossanese Giambattista Palatino, rinomato calligrafo del ‘500. La silhouette del frontespizio della Tavola dei Canoni, contenuta nel codice miniato rossanese, patrimonio UNESCO, a rappresentare l’alba, l’abbraccio che unisce le due originarie Città.  Sono, questi, alcuni degli elementi intorno ai quali si sviluppa lo skyline che evidenzia e mette insieme, per la prima volta, i principali marcatori identitari e distintivi di Corigliano Rossano – Città d’Arte.