«Proporre una lettura interdisciplinare del sistema penitenziario, in quanto esistono formazioni specifiche come il giurista o lo psicologo, ma non una formazione di secondo livello che cerchi di abbracciare il fenomeno nel suo insieme». Si esprime così il professor Arturo Capone, in occasione della presentazione della seconda edizione del master in Diritto e Criminologia del sistema penitenziario tenutasi ieri nella sede del Dipartimento della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Si ripete, dunque, una scommessa vinta già nella precedente edizione, caratterizzata da tre elementi principali: la disponibilità fornita dai maggiori esperti del sistema penitenziario di tutta Italia, volta a fornire il loro contributo per il master reggino, facendo acquisire rilevanza nazionale; la rete creata con gli enti e le istituzioni locali; il gradimento e la partecipazione degli iscritti. Il master, come si può leggere nel sito dedicato all’iniziativa (www.mastercsp.unirc.it) , è pensato per coloro che sono in possesso della laurea magistrale in giurisprudenza, psicologia, servizio sociale, scienze dell’educazione, medicina, che vorrebbero lavorare o già lavorano nell’ambito del sistema penitenziario.

Non mancano neppure interessanti sbocchi professionali che vedono in prima linea le attività esercitate nell’intero sistema: dirigente, agente del corpo della polizia penitenziaria, psicologo, funzionario della professionalità del servizio sociale, funzionario della professionalità giuridico-pedagogica, esperto nella mediazione penale e culturale. Ma il master si rivolge anche agli avvocati che intendano seguire adeguatamente i propri clienti pure nella fase dell’esecuzione della pena, «un frangente in cui non sempre vi è, all’interno degli studi legali, una figura specializzata», rimarca Capone, docente di diritto processuale penale e direttore del master.

A coadiuvare Capone, c’è una figura preminente del panorama penitenziario reggino, il garante per i detenuti del Comune di Reggio Calabria, Agostino Siviglia. La sua attività incessante in favore della tutela dei diritti delle persone recluse è ormai nota. Ma l’avvocato reggino vuole andare oltre: «Creeremo una clinica legale per i discenti che accompagneranno il garante per comprendere meglio la complessa realtà carceraria. Alla fine vi sarà un tirocinio pratico di perfezionamento, facendo riconnette l’accademia alla realtà».

Alla presentazione di ieri hanno preso parte anche il direttore del Dipartimento Digies, Massimiliano Ferrara, il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, Massimo Parisi, il docente di diritto penale e componente del comitato scientifico, Vincenzo Nico D’Ascola e Luciano Lucania, presidente della Società italiana medicina e sanità penitenziaria. Da rimarcare come il costo del master potrà essere coperto accedendo a dei voucher messi a disposizione dalla Regione Calabria.