L’Università della Calabria, su proposta del dipartimento di Ingegneria Informatica, modellistica, elettronica e sistemistica (Dimes), ha conferito nei giorni scorsi la laurea magistrale honoris causa in Ingegneria Informatica al professore Moshe Vardi, in servizio alla Rice University di Houston, Texas (Stati Uniti) e scienziato tra i più apprezzati al mondo nel campo della logica e Intelligenza artificiale.

La laurea è stata conferita per gli straordinari risultati di ricerca del professore che hanno avuto un fortissimo impatto in informatica, contribuendo significativamente al progresso scientifico nel settore delle Basi di dati e dell'Intelligenza artificiale, si legge in una nota dell'ateneo. Non solo, il prof. Vardi ha analizzato con grande rigore scientifico potenzialità e rischi delle nuove tecnologie per la società.

«Con questo riconoscimento – si legge nella motivazione – vogliamo inoltre, evidenziare l’importanza dell’attività che questo scienziato ha svolto e continua a svolgere, con grandissimo rigore etico, di analisi critica dell’impatto delle tecnologie e del loro governo sullo sviluppo della nostra società e l’opera di divulgazione, scrupolosa e attenta, che a questa analisi ha inteso accompagnare. La sua attività ha travalicato i confini del tradizionale ambito scientifico in cui si è collocata la sua ricerca, influenzando aree diverse del sapere e indicando nuovi percorsi di lettura di fenomeni ad alto impatto sociale».

La lunga carriera accademica del prof. Vardi con i principali obiettivi scientifici conseguiti è stata al centro della laudatio tenuta dal professor Luigi Palopoli che, tra le altre cose, ha ricordato gli alti riconoscimenti accademici, ben nove tra lauree e dottorati ad honorem, attribuiti allo studioso. Uno scienziato – ha evidenziato Palopoli – autore di oltre 400 articoli scientifici e editor di diverse riviste di settore oltre che personaggio di altissima caratura scientifica per i suoi studi nei settori della logica applicata all'informatica. La cerimonia è stata presieduta dal rettore Nicola Leone e ha visto gli interventi del direttore del Dimes, Stefano Curcio, del vice direttore Andrea Pugliese e del coordinatore del corso di laurea in Ingegneria informatica, Filippo Furfaro.

Il professor Vardi ha iniziato il suo intervento con una nota personale, ricordando una precedente visita all’Unical, risalente a vent’anni fa, in occasione della Conferenza europea di logica per l’intelligenza artificiale e, negli anni Novanta, il suo incontro al Politecnico di Vienna con Nicola Leone e Francesco Scarcello, che ha ritrovato oggi come attuali rettore e prorettore.

Lo scienziato ha poi tenuto la sua lectio magistralis sul tema “Technology and Democracy”, analizzando temi delicati come la crisi delle democrazie liberali, la profonda polarizzazione dei sistemi politici contemporanei, lo tsunami della tecnologia a partire dagli anni ‘80 ed il suo stretto legame con le distorsioni del neoliberismo. In particolare, il luminare ha posto l’accento sui rischi connessi alla perdita di privacy e dei dati sensibili a vantaggio dei grandi player dell'economia digitale. La lezione dello studioso si è conclusa esaminando il rapporto tra le tecnologie digitali, come l’intelligenza artificiale, le istituzioni politiche ed i valori ed i bisogni dell’uomo.