VIDEO | Il prestigioso riconoscimento assegnato allo scrittore nella cerimonia ospitata dal Convento di San Bernardino. Nella sezione giovani si impone la lombarda Anna Laura Guastini
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Un omaggio a Michela Murgia con la lettura di un brano tratto da Tre Ciotole, l'ultimo volume della scrittrice prematuramente scomparsa, ha aperto al Convento di San Bernardino la 12ma edizione del premio letterario Città di Amantea promossa dal Rotary Club della cittadina tirrenica cosentina: «Michela Murgia è stata tra i finalisti del 2021 con il libro Stai Zitta. Anche per questo abbiamo sentito l’obbligo di iniziare la manifestazione con un ricordo dell’autrice sarda, certamente da annoverare tra le intellettuali più potenti degli ultimi tempi» ha spiegato Olinda Suriano, presidente del Rotary amanteano.
Le opere finaliste
Tra le cinque opere finaliste, tra cui anche quelle dei calabresi Mimmo Gangemi, in gara con L'atomo inquieto dato alle stampe da Solferino, e don Enzo Gabrieli, autore de L'ombra di Michelangelo per Pellegrini editore, si è aggiudicato il successo il cinquantenne Marco Milani, di Ladispoli, con il volume L'ultimo approdo di Caravaggio, un racconto avvincente a metà strada tra il saggio ed il romanzo storico, delle travagliate circostanze che portarono alla morte, a soli 38 anni, del celebre Michelangelo Merisi. Nel ritirare il Premio, una pietra ornata in argento proveniente dalle colline di Coreca, Marco Milani si è definito un apritore di cancelli: «Mi vedo così: dopo aver aperto il cancello indico la strada al lettore che poi prosegue in totale libertà nella interpretazione del mio scritto» ha commentato lo scrittore laziale durante la cerimonia di premiazione. La Pittrice di Tokyo di Sarah Belmonte edito da Rizzoli e La segnatrice di Elena Magnani per Giunti le altre due opere in gara.
La sezione giovani
Quattro i finalisti della sezione giovani: Maria Castellitto con Melodramma edito da Marsilio, Veronica Del Vecchio con La Ragazza della Montagna edito da New Compton; Rita Nardi con Liberi come la neve edito da Garzanti; Anna Laura Guastini con Lila tre codini, edito da HarperCollins. Il premio è andato proprio all’opera prima di Anna Laura Guastini, un racconto per ragazzi «in cui – ha detto la giovane scrittrice originaria di Voghera – ho raccontato un po’ me stessa da piccola. Forse un po’ più coraggiosa ed avventurosa di quanto non fossi io». Nella serata condotta da Sergio Tursi Prato con gli intermezzi musicali della formazione giovanile dell'Orchestra di fiati Mediterranea diretta dal M° Giuseppe Gloria, assegnati inoltre premi speciali a Chiara Maggi e Assunta Antonini, rispettivamente autrici de La Ragazza dei Fiori e Undici settembre 1973. È inoltre intervenuto tra gli altri il sindaco Vincenzo Pellegrino il quale ha offerto il sostegno dell’amministrazione comunale agli organizzatori, affinché l’iniziativa possa consacrarsi anche a livello internazionale.
Il lavoro delle commissioni
La particolarità del Premio Letterario Città di Amantea è la sua particolare formula che, rispetto ai concorsi tradizionali, non richiede procedure di iscrizione. È infatti la commissione scientifica insieme alla commissione del premio a selezionare le opere dopo averne valutato la qualità dei contenuti. Anche per l’edizione 2023 la commissione scientifica, composta da Quirino Lorelli, Alessandro Morelli e Olinda Suriano, è stata presieduta da Salvatore Sciandra. Salvatore Basso, Andrea Cicero, Raffaele Di Leo, Massimiliano Bruni e Ortensia Barone hanno invece fatto parte della commissione del premio. «Non richiediamo spese di segreteria né rimborsi – ha sottolineato Salvatore Sciandra – e procediamo in autonomia alla lettura delle opere scegliendo quelle valutate come le migliori. Questa è la nostra libertà. Si tratta di un lavoro impegnativo che si protrae per l’intero arco di tempo che passa tra una edizione e l’altra. Da domani saremo già proiettati al 2024». Una formula che incontra il gradimento degli scrittori: «È la prima volta che mi capita di essere chiamato per ricevere un riconoscimento – ha chiosato Marco Milani - Si tratta quindi di un premio indipendente assegnato dopo un attento studio dei contenuti. Vi assicuro che nel panorama letterario è cosa davvero rarissima, anzi più unica che rara».