Il presidente dell’Unicef Italia, Francesco Samengo, interviene sull’assegnazione del premio internazionale ‘G.Falcone e P. Borsellino 2019’ al giudice del tribunale di Napoli Nicola Graziano – insieme alla collega Livia De Gennaro –  per il libro "Sequestri penali, misure di prevenzione e procedure concorsuali. Analisi dei rapporti alla luce del nuovo codice antimafia”.

 

«La lotta alla criminalità organizzata, sia essa culturale, economica o repressiva - ha affermato - merita un costante, enorme impegno, come quello di alcuni magistrati come Nicola Graziano. Questo premio è la conferma del lungo e silenzioso attivismo del giudice Graziano contro il ‘cancro sociale’ delle mafie. Sono orgoglioso che Nicola Graziano sia parte della grande famiglia dell’Unicef Italia come volontario, i cui ideali ha sempre condiviso e perseguito con affetto e convinzione». «Vorrei inoltre felicitarmi - prosegue il presidente Samengo -  con Livia De Gennaro, coautrice del libro vincitore del Premio, un magistrato di grande esperienza, da tempo impegnata nella promozione di una cultura della legalità».

 

«L’Unicef Italia  - continua - è impegnato in diverse iniziative che coinvolgono i minorenni in percorsi sulla legalità: nell’ambito delle buone pratiche vorrei ricordare il progetto ‘Liberi di Scegliere’ nato in Calabria, ma che ha ormai un'eco a livello nazionale ed internazionale. Con questo progetto, attuato dal tribunale per i minorenni di Reggio Calabria in collaborazione con l’Unicef e altri enti, è possibile aiutare e accogliere madri e minorenni che vogliono uscire dal circuito mafioso e fare un ulteriore passo verso l’applicazione concreta dei principi fondamentali sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, di cui abbiamo da poco celebrato il 30° anno dall’approvazione. Senza dimenticare - conclude Samengo -  il protocollo d’intesa con l’associazione San Benedetto Abate per l’attuazione del progetto di riconversione e riutilizzo sociale di beni confiscati alla criminalità organizzata, che ha ispirato la nascita dell’università della Ricerca, della Memoria e dell’Impegno UniRiMI ‘Rossella Casini’ Limbadi di Vibo Valentia».