VIDEO | L'ex direttrice del museo autrice di una raccolta realizzata in partnership con la Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania e il Fai
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Un’opera editoriale che propone una originale e diversa valorizzazione bibliografico-comunicativa del patrimonio archeologico di Locri Epizefiri, puntando su un racconto dei manufatti locresi in un’ottica raramente privilegiata: l’oggetto legato alla vita quotidiana della comunità cui appartiene. Si tratta di “Locri” (edito da Rubbettino) dell’archeologa Rossella Agostino, fino a pochi mesi fa direttrice del parco archeologico di Locri Epizefiri.
«Nasce dall’esigenza di far conoscere sempre più il nostro patrimonio anche in maniera suggestiva – ha spiegato l’autrice - Ecco perché è stato realizzato un percorso fotografico accattivante e una narrazione scientifica ma leggera che racconti Locri, una polis importante la cui storia in parte è conosciuta, in parte forse ancora no».
Un’opera di assoluto valore, realizzata in partnership con la Fondazione Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania, su concessione del Ministero della Cultura e con un dovuto tributo al Fai Calabria. «Questa pubblicazione abbiamo considerato avesse una marcia in più – afferma Anna Lia Paravati - dedicata non solo ad un pubblico di specialisti, ma al grande pubblico e questo è il valore aggiunto di un volume che la fondazione ha sostenuto e fortemente voluto».