«Amarelli è una realtà seria, importante, conosciuta non solo in Italia, ma nel mondo, ed è veramente un orgoglio per la Calabria». Lo ha detto il procuratore antimafia Nicola Gratteri nel corso del terzo e ultimo appuntamento di "Link - Orgoglio e pregiudizio", l'evento promosso dal gruppo viaCondotti21, Pubbliemme, Diemmecom e LaC Network, che ha l'obiettivo di abbattere i pregiudizi e infondere nei calabresi il senso dell'orgoglio.

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Una scelta mirata

L'evento si è svolto l'8 agosto a Corigliano Rossano, nel concio Amarelli, la storica fabbrica dell'omonima famiglia di imprenditori che coltiva, produce e lavora la liquirizia dal 1731. Il posto scelto per la manifestazione non è casuale. "Link" è soltanto la rappresentazione finale di un lavoro straordinario che il direttore strategico Paola Bottero e il direttore editoriale Alessandro Russo, portano avanti da un paio d'anni, sostenuti dal presidente Domenico Maduli e il direttore generale Maria Grazia Falduto, condividendo finalità, obiettivi e visione con tutta la squadra di professionisti, esperti, tecnici e giornalisti del gruppo viaCondotti21-Pubbliemme-Diemmecom-LaC. Il messaggio che il gruppo vuole mandare è che la Calabria può avere la sua seconda possibilità e l'unica strada da percorrere è la legalità. Pertanto, per l'ultimo appuntamento di Link la scelta è ricaduta sul marchio Amarelli.

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L'azienda rossanese è una di quelle realtà imprenditoriali calabresi che non ha mai ceduto al compromesso al malaffare, attua una politica del lavoro che salvaguarda il benessere dei collaboratori e rispetta l'ambiente, riuscendo a trasformare un prodotto semplice della terra in un prodotto che ha fatto incetta di estimatori in ogni angolo del mondo.

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Una storia lunga 300 anni

La formula di tale successo, che dura da quasi 300 anni, è spiegata nelle parole della presidente Pina Amarelli: «Abbiamo radici profonde, reali e metaforiche, con la liquirizia e con il territorio. Abbiamo un'attenzione particolare per tutto quello che ci circonda, a cominciare dal prodotto, la liquirizia, che è tipico di questa zona, e per le persone che lavorano con noi. Ci siamo sempre impegnati e abbiamo cercato, lo dico con molto orgoglio, di trasformare un umile prodotto della terra in un prodotto unico nel suo genere, che poi è arrivato sugli scaffali del lusso». Ad esempio, quelli del Moma di New York.