VIDEO | Lupare rosa, ultima fatica del sacerdote di Libera, si rivela un’occasione per ribadire che la memoria non è retorica
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“Lupare Rosa”, il nuovo libro di don Marcello Cozzi, è stato presentato nell’ambito della due giorni per l’avvio dei corsi nella “Università della ricerca, della memoria e dell’impegno” di Limbadi. Il sacerdote attivo nell’associazione Libera ha dedicato la sua ultima fatica alle storie di donne di mafia e di donne che si sono dissociate dalla mafia. Tra queste, Cozzi ha detto di essere stato colpito di più dalla vicenda di Annunziata Pesce. «Si era innamorata di un carabiniere – ha spiegato – e aveva inseguito questo amore anche per spezzare le catene del sangue e della criminalità: secondo quanto riferito dalla cugina in Tribunale, venne uccisa dai suoi stessi familiari e seppellita in una tomba anonima nel cimitero di Rosarno in modo che, almeno, da morta, abbia un fiore da loro». Storie terribili, quelle raccontate durante il dibattito moderato dal giornalista Michele Albanese e introdotto – alla presenza dei vertici provinciali delle forze dell’ordine e del prefetto Francesco Zito - da don Ennio Stamile, presidente dell’associazione San Benedetto Abate che gestisce l’Università intitolata a Rossella Casini.