VIDEO | Il professionista riesce a fondere lo stile e la narrativa tipici del manga giapponese con le storie e le atmosfere della Calabria, creando opere uniche
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È Vincenzo Filosa il più autorevole divulgatore, artista e fumettista italiano noto per il suo approccio unico alla creazione di fumetti e manga. Nato e cresciuto in Calabria una terra con una ricca storia e un forte senso di identità culturale, viene profondamente influenzato dalla sua terra natale e dalle tradizioni culturali della regione, in particolare la cultura grecanica elemento caratteristico dei suoi progetti.
Attraverso i suoi fumetti, Filosa riesce a fondere lo stile e la narrativa tipici del manga giapponese con le storie e le atmosfere della Calabria, creando opere che sono allo stesso tempo innovative e profondamente radicate nella tradizione. Un linguaggio visivo unico dove il dinamismo e la stilizzazione del manga si incontrano con il folklore e la spiritualità della Calabria. Attraverso i suoi fumetti mezzo potente per esplorare e celebrare le diverse identità culturali, porta la cultura grecanica a un pubblico più ampio rievocando e preservando questo tesoro di inestimabile valore sopravvissuto nel tempo.
Sin da ragazzo lettore di fumetti e appassionato di serie animate giapponesi, lascia la Calabria per studiare Lingue e Civiltà Orientali all’Università La Sapienza, dove si specializza in giapponese. Nel 2006 si trasferisce per vari mesi in Giappone, dove scopre la scena del fumetto indipendente locale e i grandi maestri del gekiga. Curatore della collana Gegika della Coconino Press, ha tradotto per grandi maestri del manga e del fumetto come Shigeru Mizuki, Yoshiharu Tsuge, Jiro Taniguchi, Tadao Tsuge.Una delle opere più celebri di Filosa è il fumetto "Viaggio a Tokyo" presentato al Far East Film Festival di Udine con una mostra personale, è stato inserito dal critico internazionale Paul Gravett tra i graphic novel internazionali più significativi dell’anno.
Oltre alle sue collaborazioni con Ernest, Delebile, Kus, Domus, è tra gli autori de La rabbia. Un'altra opera significativa è "Figlio Unico" (2019), dove Filosa esplora temi più personali e universali come la famiglia, l'appartenenza, e la scoperta di sé. Ancora una volta, la sua arte si nutre delle tradizioni locali, mescolandole con uno stile visivo che richiama il manga giapponese più introspettivo e psicologico.