Lontana dai rumori della nuova città, che si estende popolosa su un vasto pianoro alle sue spalle, la seicentesca Castrovillari appare oggi come una morbida cascata di case, la così detta Civita, che dalla sommità della collina ove si erge il Castello va rastremandosi verso la chiesa San Giuliano intorno alla quale sorgono le ultime case del centro storico.

Qui dinanzi si staglia imperioso il colle della Madonna del Castello, l'antica acropoli castrovillarese, certamente già abitata in quel lontano 1064 quando fu posta d'assedio dalle milizie dei Normanni, alle quali la popolazione dovette arrendersi dopo una strenua difesa. Sono ancora ben visibili tra la fitta vegetazione le numerose tracce dell'urbanizzazione medievale che si estendeva sul poggio inglobando la prima chiesa dedicata alla Vergine del Castello, storicamente documentabile a partire dal 1109.

Oggi il severo profilo del Santuario mariano, ricostruito nel XIV secolo e ampliato nel XVIII, si staglia in totale solitudine contro l'imperiosa cortina montuosa del Pollino. Ai piedi del colle, le acque turbolente del torrente Fiumicello confluiscono in quelle del fiume Coscile che prosegue il suo corso verso lo Jonio. Le loro voci, che riecheggiano dal fondovalle nel silenzio circostante, sembrano ancora voler raccontare le vicende di questo luogo incantevole.

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