Sono partiti, con una manifestazione organizzata dai ragazzi del Servizio civile universale, i festeggiamenti per il bicentenario della fondazione di San Ferdinando. Il ciclo di eventi, voluto dall'amministrazione comunale - con il nome di "Casette 200" - proprio dalle caratteristiche abitazioni ottocentesche è partito con l'installazione in piazza Nunziante di una riproduzione fedele degli alloggi che davano il nome al villaggio.

«Si trattava - ha detto l'assessore Francesco Barbieri - di un primo nucleo di 6 case fatte realizzare dal marchese Vito Nunziante per gli operai impegnati nella bonifica che consentì la successiva nascita del villaggio, quando queste abitazioni, costruite con le pietre laviche fatte venire da Lipari, semplici e piccole, vennero ampliate di numero per poter ospitare anche i primi massari che colonizzarono San Ferdinando assieme alle loro famiglie».

A curare la riproduzione delle "casette" anche Soccorsa Maria Punturiero, che ha sottolineato «la collaborazione fornita dall'intera cittadinanza che ci ha aiutato a recuperare gli utensili e gli attrezzi agricoli che in quelle casette si trovavano». L'avvio della festa, voluto dal sindaco Luca Gaetano in forma sobria ma molto partecipata, ha registrato il coinvolgimento di tutte le associazioni cittadini solitamente impegnate a garantire la fruizione di manifestazioni dal carattere ludico e culturale, che - attraverso i volontari della "Santa Barbara", della Omnia, della Confraternita mariana - hanno organizzato degli stand per la degustazione di prodotti culinari della tradizione. I festeggiamenti, è stato detto, proseguiranno a meta novembre con l'organizzazione di un convegno storico, a cui dovrebbe partecipare anche un docente in pensione della vicina Rosarno, ovvero della cittadina di cui - non senza conflitti sociali e politici - San Ferdinando fu frazione fino agli anni '80 del secolo scorso.