È il passato che torna a farsi vedere e sentire per le strade, i vicoli e le piazze. L'evento che nei giorni scorsi ha portato la "Strina" per le vie di Falerna ha rappresentato un modo alternativo per raccontare ai nativi digitali in che modo, nel periodo natalizio, era possibile accendere felicità collettive e, nello stesso tempo, per dare la possibilità ai più adulti di afferrare i ricordi e le emozioni vissute in un tempo lontano.

A promuovere la manifestazione che ha consentito agli abitanti di Falerna e ai tanti turisti giunti per l'occasione di ascoltare il canto beneaugurante della "Strina" e di assaporare antichi piatti della tradizione grazie ad una serie di stand enogastronomici sono stati i componenti dell'associazione "I Briganti del Mancuso".

«È stata una "strina" di altri tempi quella andata in scena nel borgo di Falerna che, per l'occasione, è stato adornato in stile natalizio - commentano gli organizzatori -.  Sono state moltissime le persone accorse da tutta la Calabria e che hanno potuto rivivere questa antichissima tradizione fatta di balli, canti e piatti della tradizione».

Grazie al recupero dei testi da parte di Tonino Iritano e al talento dei componenti di "Felici e Conflenti" che hanno intonato il tradizionale canto propiziatorio della "Strina" con zampogne, zufoli ed altri strumenti è stato possibile traghettare l'intero borgo del lametino in una dimensione temporale apparentemente distaccata dal presente. Una serata capace di far rivivere il fascino delle antiche tradizioni e apprezzare la bellezza dello stare insieme. Un viaggio di ritorno verso ciò che stato per perdersi tra gli odori e i sapori di portate genuine e semplici.

Confortati dal successo di pubblico registrato e dall'entusiasmo che ha contraddistinto l'intera manifestazione, i promotori dell'evento pensano già alla prossima edizione per consentire al futuro di ospitare, ancora una volta, frammenti del passato.