«Il parere favorevole della Giunta regionale presieduta dall'onorevole Occhiuto per il corso di laurea magistrale in Medicina Veterinaria all’Università di Catanzaro è un’eccellente notizia. Una volta realizzato sarà un efficace sostegno per uno dei settori cruciali del tessuto produttivo calabrese e consentirà ai nostri giovani, oggi costretti a frequentare le università di altre regioni, di formarsi in Calabria».

Lo dichiara in una nota il presidente del Consiglio regionale, Filippo Mancuso: «Un’ottima notizia, coerente con quanto stabilito qualche mese addietro, quando, a conclusione di un incontro tra il sottoscritto, l’assessore regionale all’Agricoltura Gallo, il rettore dell’Umg De Sarro, il sub commissario per la sanità Esposito e i professori Britti e Pugliese, ognuno si è assunto l’impegno di fare la propria parte per l’attivazione del corso di laurea, si spera fin dal prossimo anno accademico».

«L’impegno - aggiunge -  prevede che ogni istituzione coinvolta contribuisca alla realizzazione dell’ospedale veterinario, che costituisce   la condizione indispensabile, secondo le direttive dell’Agenzia per la valutazione del sistema Universitario e della ricerca (Anvur), per ottenere l’accreditamento ministeriale del corso di laurea».

Sottolinea Mancuso: «Abbiamo con convinzione aderito alla richiesta dell’Università, condivisa dagli Ordini dei Medici Veterinari di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo, assicurando il nostro fattivo intervento e la relativa disponibilità finanziaria perché la Calabria ha moltissimi giovani appassionati di zootecnia e produzioni tipiche ed è carente di veterinari, una figura professionale necessaria per la valorizzazione dell’importante patrimonio agro-silvo-pastorale di cui disponiamo. Ma anche perché riteniamo che il nuovo corso di laurea potrà essere un significativo valore aggiunto per l’Università Magna Graecia, rendendo più attrattiva la sua offerta formativa e incidendo positivamente sull’indotto economico per Catanzaro e l'area centrale della Calabria».

«La Calabria - ha concluso il presidente Mancuso - ha bisogno, per superare gli attuali divari di sviluppo col resto del Paese, delle politiche attive di cui la Regione sta dando ampia dimostrazione. Politiche attive che puntano a irrobustire il suo tessuto produttivo con provvedimenti in asse con le accelerate trasformazioni tecnologiche in corso. In questa direzione, l’investimento per migliorare le nostre infrastrutture immateriali è decisivo, se non vogliamo restare fermi mentre il mondo corre».