A volte, nella vita, ci sono momenti che si intersecano nella propria quotidianità e che possono o stravolgere in senso negativo o rafforzare la propria condizione. Il racconto di oggi a Storie di Vita in onda questa sera ore 21 su LaC, ci porta nell’antico centro storico di Rende, e più precisamente in una dimora settecentesca famosa e ormai storica: palazzo Zagarese, antica proprietà di una nobile famiglia di quel tempo, appunto gli Zagarese. Qui c’è una scuola di liuteria fra le più conosciute in Calabria, diretta dal maestro Emilio Natalizio.

Ed è di lui che oggi Pasquale Guaglianone ci parlerà. Un incontro con l’esperto liutaio che ha mostrato come la nobiltà d’animo, l’umiltà e la conoscenza si mescolano facendo venir fuori una di quelle storie vere, autentiche che meritano di essere conosciute.

Natalizio ha vissuto una vita all’insegna della musica e della costruzione di chitarre e violini, passando dalle esperienze nella famosa liuteria calabra dei De Bonis a quelle botteghe storiche, Stradivari compresa, di Cremona. Una città quest’ultima che si associa alla perfezione per la costruzione di violini. Sorretto da una grande passione Natalizio ha dovuto lottare non poco per raggiungere l’obiettivo di un centro di formazione per liutai.

Ne è venuta fuori una bella storia di sentimenti, di religiosità, di devozione tutto collegato da un filo che come vedremo, e sentiremo, Natalizio ci racconterà.

Come diceva il buon Leopardi: «All’uomo sensibile e immaginoso, che viva, come io sono vissuto gran tempo, sentendo di continuo ed immaginando, il mondo e gli oggetti sono in certo modo doppi. Egli vedrà cogli occhi una torre, una campagna; udrà cogli orecchi un suono d’una campana; e nel tempo stesso coll’immaginazione vedrà un’altra torre, un’altra campagna, udrà un altro suono. In questo secondo genere di obbietti sta tutto il bello e il piacevole delle cose».

Natalizio ha lasciato venir fuori tutto ciò che la sua anima vera, genuina, buona ha dentro. Una bellissima storia di umanità e di eccellenza, non solo calabrese ma internazionale. Una vera “storia di vita” quella che oggi Guaglianone ci racconterà.