VIDEO | Il lavoro del professionista tropeano ottiene il riconoscimeno come miglior documentario in occasione del “Mediterraneo film festival international”: «Racconto attraverso le immagini»
Tutti gli articoli di Cultura
PHOTO
Volti segnati dalla fatica, mani sporche di lavoro e dignità. Questi e molti altri i tratti che caratterizzano “I carbonari”, il lavoro del videoreporter di LaC Tv Saverio Caracciolo che, nei giorni scorsi, ha ottenuto il premio come miglior documentario nell’ambito del “Mediterraneo film festival international” di Diamante.
Il premio a “I carbonari”
Al centro della pellicola, un mondo che appare a noi lontanissimo. Un mestiere che, nel cuore delle Serre vibonese, resiste: «E' un lavoro dimenticato, quello descritto dal regista in questo documentario che testimonia l'esistenza di un altro mondo, parallelo a quello tecnologico e iperconnesso fatto di spiagge da sogno e mari brillanti», rimarcano nella motivazione del riconoscimento, i membri della giuria. “I carbonari”, infatti, sembrano appartenere a universi insondati: «Un altro mondo – concordano i giudici - fatto di duro lavoro, descritto nei minimi particolari dall'inizio alla fine e che taglia il fiato, al solo pensiero di una sola giornata vissuta». A conquistare, anche gli aspetti più tecnici come la fotografia e il montaggio che non annoiano anzi illustrano con grande maestria un pezzo di Calabria ai più sconosciuta.
La fotografia sonora
Nel corso della serata dedicata al genio degli effetti speciali Carlo Rambaldi, il videoreporter tropeano ha avuto modo di presentare lo stile che caratterizza i suoi documentari. La forza espressiva delle immagini riesce ad essere più efficace di qualsiasi altra cosa, sottotitoli compresi. Una “fotografia sonora”, come ha più volte specificato il professionista che permette a chi osserva di comprendere a fondo la storia senza aver bisogno d’altro: «Le immagini hanno una lettura chiara e riescono a raggiungere il pubblico in maniera immediata». Così, dopo il recente successo riscosso a Fiumefreddo Bruzio e Trebisacce, “I carbonari” conquistano un altro significativo traguardo: «È stata una grande emozione sentire l’affetto e gli applausi del pubblico, registri compresi. Un momento che non dimenticherò», conclude infine Caracciolo. G.d’a.
LEGGI ANCHE:
Saverio Caracciolo non si ferma più: altro trionfo per il reporter di LaC
Caracciolo, un altro premio: i Carbonari espugnano Fiumefreddo Bruzio
Saverio Caracciolo e il gruppo folk Città di Tropea trionfano ancora